QUESTIONE VARA: GIÀ ESPLOSI I PRIMI FUOCHI… D’ARTIFICIO

Il Ferragosto messinese tiene banco tra le questioni più spinose delle ultime ore. Manca ancora più di un mese alla fatidica data, ma pare sia già “troppo tardi” per iniziare a preoccuparsi dei preparativi relativi alle manifestazioni legate alla festività in questione.

Insediatasi appena una settimana fa, la Giunta Accorinti si trova già sotto i riflettori, chiamata a sbrogliare una matassa che, secondo i bene informati, si sarebbe dovuta iniziare a gestire già nei mesi scorsi, ma che -come è evidente- non sarebbe rientrata tra gli impegni che il Commissario Croce e i suoi prodi avrebbero dovuto svolgere, come da copione. È noto ai più che, nella giornata di ieri, una triade composta da Franz Riccobono, Marco Grassi e Nino Di Bernando, numeri uno del Comitato Vara, si sia presentata alle porte dell’ufficio del sindaco, trovandole chiuse a causa di precedenti impegni del primo cittadino.

Lo scopo dei tre era quello di segnalare all’amministratore neofita problematiche e urgenze legate all’organizzazione dell’evento, estremamente complicato nella sua realizzazione. Di fatto, chi realmente conosce bene le dinamiche attorno a cui ruota l’iniziativa è proprio il Comitato che, a quanto pare, però, quest’anno si asterrà dal coordinare i lavori, preferendo uno stop in virtù delle vicende processuali che riguardano due dei suoi membri (Franco Celona e Franco Molonia), raggiunti nel maggio scorso da un divieto di dimora e ,ad oggi, sottoposti ad azioni giudiziarie a causa di presunte minacce rivolte, lo scorso anno, ad alcuni volontari dell’associazione AddioPizzo. Ma il campanello d’allarme per la nuova giunta riecheggia anche da un altro fronte.

L’assessore uscente alle politiche della famiglia, servizi sociali e rapporti con le Chiese, prof. Dario Caroniti, ha inviato ai media locali una lettera aperta, all’interno della quale specifica alcune delle voci di spesa relative alle manifestazioni d’agosto, dopo aver augurato al neo assessore Todesco, insediatosi il 28 giugno, un buon lavoro in sinergia con le associazioni di volontariato, che “pretendono giustamente di essere coinvolte nelle varie fasi”, ed aver sottolineato i rischi connessi ad un’organizzazione dell’ultima ora che non tenga conto di tutti i problemi, le controversie e i pericoli eventuali in termini di sicurezza e ordine pubblico.

Alla missiva del docente universitario fa seguito una nota emessa dallo stesso assessore con delega alla cultura e le identità che, dopo una “tirata d’orecchie” al predecessore di Accorinti, reo di non aver gestito la vicenda già durante il suo mandato commissariale, ringrazia Caroniti per “l’attenzione e la sollecitudine verso la nostra città che prescinde dagli schieramenti”. Todesco rassicura i timori di quanti temono un forfait ferragostano determinato eventualmente da una mancata prontezza dell’amministrazione. Le responsabilità sarebbero, in tal caso, da imputarsi a chi non ha provveduto nei mesi scorsi a cantierare le operazioni necessarie e si sofferma, inoltre, sulla storica partecipazione ai lavori del Comitato Vara (“unico organismo esterno all’Amministrazione Comunale che fin qui abbia svolto un ruolo nell’organizzazione dell’evento”, continua il comunicato), dimessosi “parecchio tempo fa senza che alcuno abbia provveduto a ricostituirlo”. L’assessore sostiene di non voler entrare nel merito della vicenda occorsa lo scorso anno, pur evidenziando come gli animi siano ancora piuttosto caldi e il “passato” rischi di avere ripercussioni ancora il prossimo mese sull’evento festivo, trasformandolo in “un terreno di scontro tra due concezioni di società e legalità”. Excursus e considerazioni a parte, la nota prosegue così: “detto questo, l’attuale situazione economico-finanziaria di Messina può sembrare un ostacolo […] ma potrebbe viceversa essere un’occasione per pensare una festa della Vara diversa. In linea di massima è un po’ esagerato sostenere, come fa Caroniti, che 50 mila euro da soli non bastano neppure a coprire le spese per il materiale necessario per la ricostruzione festiva, cui aggiungere la previsione di una retribuzione straordinaria per gli operai dell’ufficio tecnico”. L’amministratore elenca dunque la sua “lista della spesa” relativa ad addobbi, ricambi,montaggi e smontaggi dell’apparato votivo e retribuzione del personale, dichiarando che alcuni elementi solitamente noleggiati siano già in possesso del Comune (ad esempio le transenne); “c’è da chiedersi come li abbia in passato dovute noleggiare”, chiede retorico. Ma quest’ultima dichiarazione non deve essere andata giù all’ex assessore che, raggiunto telefonicamente, ha commentato con sarcasmo “Todesco è la persona più intelligente e accorta che sia entrata al Comune, tanto da essersi reso conto di una disponibilità di materiale sfuggita ai suoi predecessori, me compreso”.

Dal suo profilo facebook era già evidente il disappunto del professore, il quale con un topic commenta così: “Ho organizzato 4 edizioni della Vara per portare le spese a carico dell’ amministrazione comunale da oltre 200 mila euro a poco più di 50 mila, contorniando l’ evento da decine di manifestazioni, spettacoli e rappresentazioni. Si è appena insediato un genio dell’ organizzazione che ha annunziato che scenderà ben al di sotto di queste cifre (senza neppure guardare le carte, perché lui ne sa di più!), e ha definito, lui antropologo, inutili orpelli che appesantiscono la festa i carretti siciliani e le compagnie di canto e ballo popolare”. Medesimo disappunto del professore viene espresso nella mattinata di oggi da Grassi, dopo aver incontrato Todesco e aver discusso il da farsi. Il Comitato Vara, rivede comunque la sua posizione e dopo un primo annuncio nel quale comunicava che sarebbe rimasto a margine dei lavori, stamane apre ad una collaborazione con l’amministrazione, per il bene della festività e della città tutta.

L’ospite del PalaAntonello, dal canto suo propone una serie di escamotage per la raccolta dei fondi necessari, come ad esempio l’attivazione di un numero al quale indirizzare sms solidali per un versamento di contributo volontario di 1 euro cadauno. Per la serie “Facciamo la Vara dal Basso”, come lo stesso Todesco ha dichiarato, rifacendosi allo slogan elettorale scelto per la campagna del movimento accorintiano.

Ma torniamo al topic di Caroniti, il quale, sul suo wall conclude le considerazioni personali a riguardo, con (amara) ironia: “Ma con queste persone così capaci, geniali e competenti, come avranno fatto nel passato a rivolgersi a gente scarsa come me?”. Umorismo a parte, il docente rinnova -sempre tramite social- la volontà di mettere a disposizione della nuova giunta (o dei membri che la desiderino) la competenza acquisita nel corso del suo mandato e ribadisce chiaramente che “il fatto occorso non pregiudica in alcun modo i miei rapporti con il sindaco”.

Probabilmente ci sarà stata troppa suscettibilità da una parte, o forse, invece, si sarebbero dovute pesare diversamente certe affermazioni che -probabilmente- sono risuonate come vere e proprie accuse ad personam. Come sempre, lasciamo a voi le valutazioni.

Risulta in ogni caso evidente che, pur essendo ancora in embrione i lavori per strutturare a dovere il prossimo 15 agosto, i fuochi d’artificio siano già stati innescati: siamo tutti col naso all’insù per vederli esplodere nel cielo, augurandoci che lo spettacolo sia in sintonia con lo spirito della festa sacra.(ELEONORA URZI’)

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