L’Autorita’ Antitrust ha aperto una istruttoria per verificare una possibile intesa restrittiva della concorrenza nelle tratte dello stretto di Messina, dopo aver rilevato negli ultimi 3 anni un aumento delle tariffe trasporto passeggeri fino al 150%. Procedimento aperto nei confronti di Caronte & Tourist, Rete Ferroviaria Italiana, Bluferries, Meridiano Lines, Ustica Lines, Terminal Tremestieri e Consorzio Metromare dello Stretto, che potrebbero aver concertato i prezzi e ripartito il mercato.
“Con un calo delle presenze del 50 per cento il caro traghetti colpisce duramente gli agriturismi siciliani in un periodo economicamente difficile come questo in cui le famiglie italiane sono costrette a risparmiare anche sulle vacanze”. E’ quanto afferma Alessandro Chiarelli Presidente degli agriturismi di Terranostra promossi dalla Coldiretti nel commentare positivamente l’apertura da parte dell’Autorità Antitrust di una istruttoria per verificare ‘una possibile intesa restrittiva della concorrenza nelle tratte dello stretto di Messina’.
“Si tratta – sottolinea Chiarelli – di un danno enorme per gli agriturismi siciliani che sono una meta particolarmente apprezzata. La Sicilia infatti per la sua morfologia e collocazione geografica non può essere raggiunta in modo alternativo, a parte l’aereo, perché il trasporto ferroviario è estremamente disagevole. Basti pensare che la sola tratta Messina Castel Vetrano di appena 370 chilometri viene percorsa in otto ore”.
“Ci auguriamo quindi che – conclude il presidente di Terranostra Coldiretti – vengano fissate tariffe più competitive e rivisto il sistema di trasporto per far apprezzare ai turisti i primati di una regione dove si trovano il maggior numero di aziende biologiche a livello nazionale”.