Una festa ieri a piazza Duomo per Renato Accorinti, che, solo per essere arrivato al ballottaggio, dice di aver già vinto. Non che si voglia arrendere, sia chiaro, e il concerto/comizio/festa (a voi la scelta del termine più appropriato) ne è stata la prova.
A sostenere la candidatura, oltre ai tanti in piazza, c’erano anche Sonia Alfano e Roy Paci. La figlia del magistrato barcellonese nel suo discorso ha detto che l’atmosfera di ieri era la stessa che si respirava a piazza Diaz a Napoli per De Magistris qualche giorno prima del ballottaggio per la poltrona di sindaco. «Anche in quell’occasione, una sola lista sosteneva una candidatura su cui nessuno avrebbe scommesso» ha ricordato l’eurodeputato, chiedendo ai presenti in piazza di «regalare a tutti noi il sogno di vedere Renato primo cittadino di Messina».
Per Roy Paci hanno parlato la musica e le lacrime. Il musicista siciliano si è infatti commosso quando Renato ha raccontato come i due si sono conosciuti e di come da tempo entrambi si battano per una Sicilia libera da mafia, criminalità e corruzione.
Renato Accoranti ha parlato a lungo prima di lasciare spazio alla dance hall a cura di Etnagigante, ripercorrendo la sua campagna elettorale, di quanto sia stato bello parlare con la gente, di quanto fosse tanta la stanchezza ma allo stesso tempo la forza di andare avanti. Ha citato Martin Luther King e Impastato, ha detto che quello che è nato dal suo movimento deve essere di esempio per altre città assopite dal clientelismo e dalla corruzione. Fattori che Messina conosce bene e spera di lasciarsi alle spalle.