Tenutasi ieri, presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’università di Messina, la tavola rotonda sulla legge n. 8 del 10 aprile 2013 della Regione Siciliana, in materia di rappresentanza e doppia preferenza di genere: “ la preferenza di genere ha funzionato, ma sulla legge elettorale bisogna intervenire”.
A riunirsi per l’occasione sono stati l’onorevole Ardizzone, presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana e coordinatore dell’incontro, il Professore Francesco Tomasello, rettore dell’Università degli Studi di Messina, la professoressa Maria Antonella Cocchiara, coordinatrice del Corso Donne, politica e istituzioni. Sono intervenuti sul tema l’onorevole Angela Bottari, deputato nazionale, il professore Giovanni Moschella, ordinariodi Istituzioni di diritto pubblico e Direttore del DiSGeSI, il professore Alberto Russo, ordinario di Diritto pubblico comparato e l’onorevole Valentina Zafarana, deputata della Regione Siciliana.
“La doppia preferenza ha funzionato e la conferma è nell’elezione di tante donne alle ultime amministrative siciliane”, afferma con convinzione l’onorevole Ardizzone. Si tratterebbe di un salto di qualità dei partiti per i quali, con il nuovo sistema, le candidate non sono state solo mere portatrici di voti ma dirette concorrenti. Grosse perplessità, invece, sulla legge elettorale che, a ben vedere dagli esiti del primo spoglio, ha creato non poche difficoltà: “è necessario intervenire per la reintroduzione della doppia scheda per il sindaco e per il consiglio comunale” sostiene il presidente dell’Ars. Secondo Ardizzone, la reintroduzione di due schede renderebbe le modalità di voto più chiare e le operazioni di spoglio meno lunghe. L’effetto trascinamento, che in queste elezioni non era contemplato, ha evidentemente ingannato parecchi elettori che si sono limitati ad apporre il segno solo su una delle liste deputate al sostegno di un candidato a sindaco.
Preso atto di una legge elettorale che ha creato parecchia confusione presso gli elettori, motivo per cui Ardizzone si ripropone di farsi promotore di una svolta presso l’assemblea regionale, ricordiamoci da cittadini responsabili che comunque votare è un diritto di libertà e un dovere di civiltà. Per costruire dobbiamo partecipare. (LAURA MANTI)