Dopo nove mesi di commissariamento e seri dubbi sulle condizioni debitorie di Palazzo Zanca, i messinesi sono chiamati a scegliere la prossima guida, cui affidare le sorti della città.
Con Messina sono altri tre i capoluoghi al voto:Catania, Siracusa e Ragusa, e 137 i Comuni. Cancellate le elezioni provinciali a causa dell’abolizione degli enti voluta dal governatore Crocetta, queste saranno le prime elezioni con sei candidati tutti messinesi, tre esponenti “di lungo corso” della politica, tre outsider che non hanno mai avuto “precedenti” amministrativi.
Il centrodestra parte diviso: da un lato l’ex assessore Gianfranco Scoglio con la lista Nuova alleanza, sostenuto dall’ex sindaco Giuseppe Buzzanca. Dall’altro Enzo Garofalo, deputato del Pdl, che unisce alla sua lista anche Fratelli d’Italia e le civiche Siamo Messina, Autonomisti Messina e Popolo dell’avvenire. Fronte compatto, invece, per il centrosinistra che propone Felice Calabrò (vincitore delle primarie) con un’alleanza tra Pd, Udc, Psi-Progressisti democratici, Megafono, Lista Crocetta, Democratici riformisti e le civiche Felice per Messina, Messina nuova e La farfalla.
Anche il fronte degli outsider è frammentato: da un lato il Movimento 5 stelle correrà con Maria Cristina Saija, dall’altro il pacifista Renato Accorinti con la listaCambiamo Messina dal Basso, divideranno l’elettorato sensibile ai temi forti dei grillini. E poi l’incognita Alessandro Tinaglia, candidato della lista Reset, un movimento che unisce trasversalmente diverse istanze della società civile.
Ricordiamo che i seggi sono aperti oggi domenica 9 dalle ore 8 alle 22 e lunedì 10 dalle 8 alle 15. Quindi i tempi tecnici per chiudere le verbalizzazioni e inizierà l’atteso spoglio.
Qualora si andasse al ballottaggio, le date fissate per tornare al voto sarebbero il 23 e 24 giugno.
Ricordiamo che oltre al sindaco si vota per eleggere 40 consiglieri comunali, sei presidenti di quartiere e sedici consiglieri per ogni quartiere. Inoltre ricordiamo alcune novità: la doppia preferenza di genere (l’elettore potrà indicare due nomi nella scheda, purché il secondo faccia riferimento a un candidato di sesso opposto al primo, pena l’annullamento della seconda preferenza), l’effetto trascinamento (votare una lista senza sbarrare il nome del sindaco equivarrà a non assegnare il voto al candidato, ma solo alla lista), elezione diretta, sbarramento al 5%.Quindi i tempi tecnici per chiudere le verbalizzazioni e inizierà l’atteso spoglio.