Giovanni Nanì e Giovanni Villari sono gli ospiti dell’incontro tenutosi questa mattina a Palazzo dei Leoni. I due coordinatori di Fratelli d’Italia hanno illustrato ad un pubblico di giornalisti e sostenitori le loro cosiddette “7 proposte per Messina”, poi consegnate idealmente al candidato sindaco del centro-destra Vincenzo Garofalo. Il pidiellino era in realtà assente per impegni istituzionali, in sua vece un parterre di assessori designati, di tutto riguardo: dall’uscente ai servizi sociali prof. Caroniti, alla prof.ssa Scarcella e il dott. Taormina. Al loro fianco anche il padrone di casa del Palazzo, il Presidente Ricevuto e il deputato regionale Germanà.
Il Salone degli specchi è dunque stato location di un interessante incontro esplicativo, teso ad illustrare i famosi “7 punti” di Villari, avvocato e già consigliere dell’ordine professionale al quale appartiene, coordinatore provinciale del partito nato dalla costola An del Pdl nonché portabandiera di Fratelli d’Italia, in sostegno all’on. Garofalo. “Perchè sette punti? Bè volevamo limitarci ad un numero”, esordisce Villari. “In realtà avrebbero potuto essere 77 o meglio ancora 777”, spiega il coordinatore provinciale, sostenendo come, lavorando sul campo e ascoltando desideri ed esigenze della gente, le idee vengano da sé. “Sono idee realizzabili con un dispendio economico pressoché pari a zero, per una città normale, bella da vivere”, continua, utilizzando termini che ricordano molto quelli che lo stesso candidato al più alto scranno di Palazzo Zanca usa spesso: normalità prima di tutto.
E non è un caso “vedrete, dando un’occhiata ai nostri rispettivi programmi” -dice alludendo ovviamente a quelli di Pdl e FdI“- come questi siano estremamente simili, praticamente si incrociano” .
Ad introdurre ciascuno dei titoli Paolo Crisafi e Manuela Caruso, entrambi professionisti vicini al candidato al consiglio comunale. Si parte con la tutela degli animali: proposta della realizzazione di un cimitero; adozione per quartieri di randagi a cui garantire assistenze e cure . Collegio di 5 saggi e 5 albi fiduciari, politiche sociali, mercatino di Natale da ubicare presso l’Eremo di Santa Maria degli Angeli, turismo e strutture ad esso collegate. Ovviamente i progetti in essere non sono disgiunti dalla tematica relativa al lavoro che è tasto dolente in questi anni di crisi internazionale: strutture mobili per la vendita al pubblico da ubicare presso i punti strategici della città: il Comune potrebbe concedere l’autorizzazione di occupazione di suolo a titolo gratuito per il primo anno di attività e i commercianti potrebbero indirizzare la propria attenzione all’impiego di risorse giovani o di fasce delicate come quella 35-50. Progetto 1908 è quello che chiude le sette slides mostrate durante l’incontro di stamane: se è vero che historia docet, è vero anche che dal terribile disastro di quasi 105 anni fa (a dicembre l’anniversario), Messina ha saputo rialzarsi e ricostruirsi (salvo poi essere nuovamente messa in ginocchio dalla mala amministrazione) e proprio come esempio la città andrebbe trattata; a questo scopo si propone la realizzazione di un Convegno internazionale sulle nuove tecniche e tecnologie antisismiche.
Il neonato partito degli ex An Crosetto-La Russa-Meloni che già in altri comuni italiani, specie nella capitale, ha mostrato una forte crescita nell’ultimo periodo, secondo Nanì si rivelerà la vera sorpresa delle prossime amministrative. E a proposito del tridente sopracitato, dopo la visita dell’ex ministro della difesa, lunedì sarà a Messina anche l’ex ministro della gioventù, l’on. Giorgia Meloni, che nel pomeriggio presenzierà ad un incontro elettorale presso la Sala Visconti.
Ma sappiamo che Fratelli d’Italia non è l’unica realtà nata dalle ceneri del partito nato dopo la svolta di Fiuggi. Nonostante il fondatore Gianfranco Fini abbia subito un prepensionamento forzato, i suoi ex amici, colleghi e alleati, hanno raccolto l’eredità prima che sparisse in una nube di fumo e, chi in un modo chi un altro, hanno cercato di ottenere il sostegno degli scontenti del partito berlusconiano. Così un’altra triade (più locale) ha dato vita a Nuova Alleanza, soggetto politico nato per mano e volere di Nania-Buzzanca-Formica e che, in vista del 9-10 giugno ha individuato nella persona dell’ex city manager, l’avv. Gianfranco Scoglio, il proprio candidato sindaco.
Proprio l’avvocato ed ex assessore, quest’oggi ha incontrato presso il piazzale antistante la Stazione Marittima sindaci della Provincia nostrana e calabresi al fine di sottoscrivere una petizione. Qual è il tema? Chi abbia seguito, specie ultimamente, la campagna elettorale sa bene che uno dei punti fondamentali del candidato NA è il ponte. In piena antitesi con l’altro contendente al trono di Palazzo Zanca, Renato Accorinti, Scoglio grida un forte “SI al ponte”. Tra sindaci e assessori, molti i presenti stamane. Oggetto della sopracitata petizione (a disposizione della cittadinanza, laddove si volesse porre la propria firma sotto quella degli amministratori) è la richiesta al Governo nazionale di rivedere la posizione del precedente il quale, come ricorderete, aveva congelato la questione, bloccando i lavori dell’opera non ritenuta prioritaria. Come vi avevamo già raccontato, Scoglio e co. insistono nel sostenere che in un momento economicamente così delicato non si possa perdere l’occasione di effettuare un investimento di tale portata specie giacché ciò significa dover corrispondere salate penali a privati. Ergo, se soldi vanno spesi quantomeno lo si faccia con una prospettiva all’orizzonte oppure (perché c’è un’alternativa) si attribuiscano seriamente le responsabilità a quanti (sempre stando a quanto sostiene il candidato sindaco) hanno tenuto in stand-by lo sviluppo dell’intera città dello Stretto per oltre 40 anni, legandola a doppio filo al miraggio della tanto discussa infrastuttura.
Gli amministratori “cugini” (geograficamente parlando) hanno discusso in generale di trasporti e agevolazioni per i residenti delle città dello Stretto, costretti a spendere importanti somme per spostarsi da una costa all’altra.
Ecco il sabato mattina delle due facce degli ex AN, tra proposte, incontri e soprattutto campagna elettorale. Chiamiamola come vogliamo, ma sempre di una nuova alleanza tra fratelli d’Italia si tratta…certo, forse non tutte le parti in causa sarebbero liete della crasi… per ora, “del doman non v’è certezza”-e consentiteci la menzione di Lorenzo, infondo cos’è più appropriato, di questi tempi, dei Canti Carnascialeschi?-. (ELEONORA URZI’)