Appena iniziate e già nella bufera. Si tratta delle elezioni del nuovo Rettore dell’Università di Messina. Infatti poco dopo lo scrutinio di ieri mattina, sono partite le proteste per alcune schede, tutte a favore di Giacomo Dugo, in cui era presente una linea obligua al posto della classica “X”. Si tratta precisamente di 94 schede (52 nel primo seggio, 42 nel secondo).
I Professori Pietro Navarra e Giovanni Cupaiuolo, rispettivamente primo e terzo dopo il primo scrutinio, hanno deciso di contestare ufficialemente l’accaduto non tanto per la validità del voto (il regolamento dimostra che il voto è comunque valido), ma più che altro per l’aspetto culturale di questo episodio. Infatti la linea obliqua rappresenta un chiaro segno di riconoscimento ed è un fatto culturale ritenuto gravissimo.
E’ probabile che prima di lunedì, data della seconda votazione, vi sia un provvedimento ufficiale che potrebbe stabilire un modo unico per votare.
Intanto interviene sulla questione il candidato a sindaco Renato Accorinti: “Non possiamo che esprimere sconcerto e sgomento per le notizie – spiega Accorinti – da poco apprese dalla stampa, riguardanti lo spoglio delle “altre” elezioni cittadine, quelle del Rettore. Tutte le schede contestate, caratterizzate da un chiaro segno di riconoscimento (non una croce ma un unico segno dal basso verso l’alto in obliquo) e tutte quante indirizzate allo stesso candidato, il prof. Giacomo Dugo, non possono essere considerate un caso e non possono quindi essere tollerate”.
Si attende un secondo scrutinio, quello di martedì 28 giugno, molto teso. (SIMONE INTELISANO)