L’AREA LIBERALE, RADICALE E PROGRESSISTA CHE SOSTIENE ACCORINTI “PER UNA CITTA’ DEI SERVIZI E DEI DIRITTI”

Diverse le “anime” che sostengono Renato Accorinti nel progetto di “cambiare Messina dal basso”. Liquidare frettolosamente la politica in etichette ideologiche sarebbe ingiusto, viste le contraddizioni di liste logorate al loro interno da logiche di appartenenza a schemi ormai, tuttosommato, anacronistici. Vale soprattutto per chi ha tentato di “classificare” in “sel” ed “estrema sinistra” la base “politica” del movimento che ruota attorno al candidato pacifista. Basti pensare non solo alla pubblica adesione di esponenti del mondo culturale, del movimento antimafia, della musica, ma anche di personaggi difficilmente “collocabili” ma di riconosciuto impegno intellettuale e  nel territorio. Un cambiamento sostenuto da una componente laica e liberare che ha trovato nella candidatura nel consiglio comunale di Saro Visicaro un riferimento capace di fare sintesi su alcune tematiche centrali per lo sviluppo della città. Riflessioni condivise, tra gli altri, da Giuseppe Campione, già Presidente della Regione  negli anni che seguirono le stragi di Capaci e Via D’amelio, alla guida del primo governo regionale che vedeva in maniera organica la sinistra ex comunista (due assessori del PDS) in Giunta. Nel corso di un incontro avvenuto venerdì 24 maggio, alla presenza di giornalisti ed esponenti del mondo dell’associazionismo, si è discusso delle profonde trasformazioni che si registrano in questi anni nell’ambito dei servizi pubblici locali e che comportano la necessaria trasformazione del ruolo dei consigli comunali che si devono dotare di adeguati strumenti di controllo, valutazione, indirizzo e programmazione.

“Il cambiamento della natura giuridica delle ex municipalizzate  e/o partecipate impone una migliore definizione dei ruoli dei soggetti coinvolti. – si legge in un documento – Quindi la competenza dei singoli consiglieri comunali diventa indispensabile per esercitare, in modo adeguato, il mandato e i compiti di indirizzo e di controllo in materia di servizi pubblici locali”.

Considerando  che oggi lo “Stato Sociale non è più in grado di proteggere tutti i cittadini”, il diritto alla salute e alle cure, alla casa, all’assistenza, all’educazione e all’istruzione non sono più, se mai lo fossero stati veramente, una certezza.

Per questo il gruppo di discussione, formato tra gli altri anche dall’ingegnere capo del genio civile Gaetano Sciacca, dal giornalista Vincenzo Bonaventura, è entrato nel merito della riforma della legge 3818, contenuta nel “decreto crescita” dello scorso dicembre, che innesca una stagione nuova per il mutuo soccorso o “welfare di comunità”.

“Esperienze come quelle del “Carello Sociale” (distribuzione gratuita della spesa), del “Sostegno allo studio” (contro la dispersione scolastica), del “Sostegno alla salute”(per integrare i ticket), sarebbero da valutare e progettare. Quindi diventa indispensabile un rapporto intenso tra il Terzo Settore e gli enti locali – continua il documento – L’economia sociale potrebbe fare nascere opportunità di lavoro anche per gli over 65 ( ben 12 milioni in Italia di cui 5 milioni che vivono da soli) in attività di manutenzione urbana  e difesa del territorio. La legge che hanno in Liguria potrebbe essere un modello da importare. Il diritto alla casa per precari, senza lavoro, famiglie sotto sfratto, studenti, potrebbe essere affrontato riutilizzando “il patrimonio di  edilizia popolare” dismesso, abbandonato o occupato illegalmente.

In un contesto di cambiamento reale il principio di sussidiarietà può diventare decisivo per superare l’attuale crisi.

Trasporti, rifiuti, acqua, erogazione di servizi e opportunità culturali, devono rispondere a due esigenze precise :1) miglioramento dell’efficienza gestionale e della funzionalità delle imprese; 2) servizi di qualità per tutte le fasce di cittadini – utenti”.

Una città dei servizi e dei diritti fondamentali ha bisogno di una prassi politica improntata all’etica e alla trasparenza. Per garantirle è però necessario un voto libero e una partecipazione consapevole”. (PAL.MA.)

Partecipa alla discussione. Commenta l'articolo su Messinaora.it