Dopo mesi di lotte, presidi e manifestazioni, arriva l’incontro alla V Commissione, la commissione lavoro, dell’Assemblea Regionale Siciliana.
“Un incontro importante, nell’aria da qualche settimana ed concretizzatosi. Chiaro come il merito sia tutto dei Lavoratori e della loro mobilitazione, come sempre, nonostante bocconi amari e polpette avvelenate che sono stati costretti ad ingoiare”, così Vincenzo Capomolla di USB Unione Sindacale di Base.
Martedì incontro col Prefetto, il giorno dopo l’audizione in commissione all’Ars alla presenza anche gli assessori Bartolotta, Bonafede e Vancheri.
“Questa convocazione è solo un altro importante passettino in avanti, un nuovo punto di partenza che deve essere l’inizio di un percorso che dia risposte concrete ai 324 Lavoratori ed alle loro famiglie”, continua il dirigente USB. Questo il quadro e le richieste:
“C’è il decreto di mobilità che, ad oggi, deve ancora essere firmato, nonostante da settimane la Cgil, bontà sua, rassicuri i lavoratori del contrario”.
“C’è la questione casa: è inammissibile che i lavoratori, dopo essere stati licenziati, si vedano sfilare anche la casa da banche e creditori istituzionali”.
“C’è soprattutto un’esperienza lavorativa così importante che non può essere cestinata senza verificare la possibilità di costruire le condizioni per farla ripartire, e la Regione ha ruolo e mezzi per provarci. Se non sarà possibile, ci sono 324 maestranze specializzate pronte comunque anche a riconvertirsi, lavoratori che non chiedono assistenza ma un piano occupazionale, disponibili nel frattempo anche a impegnarsi in qualunque attività sia ritenuta utile in cambio di un’integrazione dell’assegno di mobilità, in ogni caso insufficiente”. Da mercoledì si riparte.