Dopo che la polizia ha individuato ieri i membri del Comitato Vara, responsabili dell’aggressione ad alcuni componenti di AddioPizzo (i quali stavano distribuendo alcuni volantini raffiguranti la Vara con gli slogan “Maria libera Messina dal pizzo e dalla mafia” e “Un intero popolo che paga il pizzo è un popolo senza dignità”), lo stesso Comitato scrive una lettera nella quale spiega la decisione di lasciare l’organizzazione della plurisecolare processione per “eliminare ogni ombra” per il bene della storica processione.
“Facciamo un passo indietro nell’interesse dell’immagine e della buona riuscita della manifestazione – spiega il Comitato Vara – e per eliminare ogni possibile ombra che, secondo una versione non condivisa dei fatti, deriverebbe dall’operato del Comitato lasciando spazio a quanti vorranno continuare questa irrinunciabile devozione”.
Il Comitato critica poi l’immediato giudizio fornito sull’accaduto dello scorso Ferragosto senza sentenze ufficiali: “ci dichiariamo disponibili ad ogni ulteriore chiarimento sotto il profilo legale, precisando che da circa vent’anni ci occupiamo volontariamente ed a titolo del tutto gratuito di organizzare, in sinergia con l’Amministrazione Comunale, la Curia Arcivescovile e tutte le Forze dell’Ordine, la processione del 15 agosto, al solo scopo di mantenere una tradizione plurisecolare correlata alla Fede dei Messinesi per la loro Protettrice Maria SS. della Lettera e Assunta”.
Tuttavia ciò non diminuirà l’impegno del Comitato, quell’impegno “che ciascuno di noi, per le proprie competenze, ha dato e potrà dare in difesa delle migliori tradizioni di Fede e di Cultura della nostra Città”.