La settimana si conclude nel segno dell’arte: il Liceo Artistico Ernesto Basile ha inaugurato l’esposizione permanente della collezione di opere degli artisti Antonio Bonfiglio e Salvatore Castagna, rilevanti nel panorama artistico messinese e figure di primo piano nella storia dell’Istituto. Svolta in Aula Magna la Cerimonia di inaugurazione che precede il taglio del nastro e l’accesso alla sala dell’esposizione. Tra gli astanti, gli Onorevoli Ardizzone e Zafarana e la Poetessa Maria Costa.
Si tratta della prima esperienza museale all’interno di una scuola. L’obiettivo è quello di rendere l’esposizione permanentemente visitabile da soggetti esterni, seppure compatibilmente con gli orari di attività scolastica e dunque secondo un preciso calendario ancora in fase di definizione. Allestita in uno spazio interamente dedicatole all’interno dell’Istituto Ernesto Basile, sito da quest’anno nel nuovo plesso di Conca D’Oro, l’esposizione comprende pannelli intessuti con la rafia e opere scultoree in gesso, fatta eccezione per un’unica testa marmorea e pochi esemplari in argento. Le sculture sono interamente attribuite al Bonfiglio. Viceversa, le opere in argento sono da attribuire al Castagna come anche i progetti dei pannelli in rafia manualmente realizzati dai docenti e dagli studenti dell’epoca.
Al di la del profilo artistico, limitatamente al contesto scolastico l’importanza del Bonfiglio e del Castagna risiede nel fatto di essere state figure preminenti nell’economia dell’Istituto. Il Bonfiglio fu il primo insegnante di discipline plastiche e scultoree del liceo Basile, annoverato tra i soggetti che contribuirono maggiormente nel periodo di fondazione dell’istituto. Formatosi presso i maestri intagliatori del legno attivi in Sicilia Orientale, intraprese una feconda attività di scultore che lo portò a collaborare con Marcello Piacentini per la decorazione del Palazzo del Tribunale di Messina e con Camillo Puglisi Allegra per l’arredo scultoreo della Camera di Commercio e per le decorazioni dei prospetti interni ed esterni della Galleria Vittorio Emanuele III. Ta gli anni ‘30 e gli anni ‘60 molti siti della città si sono arricchiti delle sue opere.
Dal canto suo Salvatore Castagna fu il preside fondatore dell’Istituto, oltreché uno dei protagonisti del dibattito culturale sviluppatosi a Messina tra gli anni ‘50 e ‘70. La sua produzione fu prevalentemente orientata alla dialettica tra naturalismo e astrattismo.
I lavori di cui la mostra si compone offrono uno spaccato della vita artistica dei due protagonisti. Le opere di Bonfiglio sono state donate alla scuola nel 2011 dalla famiglia dell’artista, mentre quelle di Castagna erano già presenti all’interno della vecchia sede scolastica. Per due anni un gruppo di lavoro, costituito da tre docenti (A. Iorfida, R. La Fauci, A. Tinuzzo) e due assistenti tecnici (G. Romeo, C.Rundo), si è impegnato nella pulitura delle opere su cui non è stato fatto però alcun intervento di restauro, ben più invasivo. Purtroppo i segni del tempo sono evidenti sui pannelli i cui colori originari appaiono profondamente alterati. Ma a mantenersi intatta è l’intenzione comunicativa dell’autore: la linea di Castagna è evocativa, suggerisce una realtà che non è necessariamente oggettiva. Crea forme “ora ispirate al naturale, ora appartenenti puramente alla nostra coscienza”, precisa la professoressa Macchiarella in un sentito intervento.
Sotto la dirigenza del preside Zafarana, il Liceo Artistico Ernesto Basile porta a compimento il progetto di apertura dell’esposizione. Raggiunta questa prima tappa, si pensa già ad un proposito futuro che, previa donazione e pulitura di nuove opere, consisterebbe nell’arricchimento della mostra mediante l’inserimento di lavori del Cavaliere Cammarata. (LAURA MANTI)