A poche settimane dal voto universitario (si vota il 24 ed il 27 maggio, con eventuale ballottaggio il 31) iniziano ad essere resi noti i programmi elettorali dei cinque candidati. L’ultimo in ordine di tempo è quello di Giovanni Cupaiuolo, direttore del Dipartimento di Civiltà Antiche e Moderne (DICAM).
Tra i punti fondamentali vi è quello del recupero del rapporto con il territorio, nel quale deve concretizzarsi quel modello di Messina Città Universitaria. Deve essere incrementata anche la ricerca nel bacino mediterraneo ed in tutta Europa, senza tralasciare l’Asia e l’America.
Un termine che viene molto utilizzato sia nella politica nazionale sia in quella locale ed in quella universitaria è “trasparenza”: per un’Università che sia vigile sul rispetto delle regole .
Cupaiuolo poi propone una maggiore autonomia per i Dipartimenti, sia dal punto di vista progettuale che da quello gestionale.
Sembra quasi “grillina” la proposta di Cupaiuolo sul capitolo che riguarda il risparmio: l’indennità del Rettore, secondo il direttore del DICAM, andrebbe eliminata in favore dell’incremento di borse di studio ed assegni di ricerca. Oltre all’indennità, secondo il candidato, vanno inoltre eliminate altre voci dispendiose ed inutili.