La rada San Francesco resterà in concessione ai traghettatori. I tir continueranno il loro passaggio dal viale della Libertà al Boccetta. Lo ha deciso il tavolo tecnico costituito da Authority, Capitaneria di Porto, Comune, Provincia, Soprintendenza ai Beni culturali, in cui è risultato quale percorso quasi obbligato, in questa fase, il rinnovo della concessione, nell’attesa di completare le due fasi di interventi previsti a Tremestieri.
«I convenuti – si legge nel documento redatto al termine dell’incontro svoltosi nella sede dell’Autorità portuale –hanno accuratamente esaminato i vari aspetti della questione, ivi comprese la richiesta di chiusura della Rada e di trasferimento dell’intero traffico al molo Norimberga, addivenendo alla conclusione che allo stato attuale non sussistono le condizioni necessarie per consentire la soppressione definitiva del traghettamento presso il tradizionale sito di viale della Libertà ».
Forte l’amarezza espressa dal Comitato La Nostra Città, che sulla chiusura definitiva della rada aveva intrapreso una raccolta di firme, e che deciderà nelle prossime ore le iniziative e le mobilitazioni utili a scongiurare “l’ennesima violenza e l’ennesimo danno per la Città”.
«Dopo le variegate ipotesi, offerte in questi ultimi giorni da improvvisati esperti – ha dichiarato Saro Visicaro– è arrivata la decisione scontata. Il bando per l’ennesima concessione della Rada S. Francesco si farà. Le soluzioni “alternative,” sventagliate di fatto come utili DISTRAZIONI di MASSA, hanno portato a quello che gli attuali concessionari volevano. Concessionari che sono poi anche coloro che decidono sulle loro stesse concessioni. In una permanente convergenza e simmetria di interessi. Ancora una volta si profila, a tutti i livelli, una soluzione imposta dall’emergenza e di fatto utile e vantaggiosa per quelle società di traghettamento monopolistico che ottengono ciò che più fa loro comodo ».
Ma la battaglia del comitato ha comunque portato delle novità, almeno nei modi di operare, che adesso non possono non tenere conto della legittima richiesta di partecipazione e trasparenza da parte dei cittadini. Così è lo stesso Francesco Di Sarcina, segretario generale dell’Autorità Portuale, che ribadisce come sia auspicabile la presenza ad un tavolo tecnico “allargato”.
«In ogni caso – si legge nel documento – al fine di assicurare la massima trasparenza alle decisioni assunte, nei prossimi giorni saranno pubblicati i verbali delle tre riunioni sinora svolte in modo che, a breve, tutti i comitati e le associazioni cittadine che fossero interessati a fornire il proprio contributo, possano farlo utilmente chiedendo di partecipare a un incontro allargato del tavolo tecnico che l’Autorità portuale conta di organizzare prima di adottare le decisioni necessarie alla predisposizione del bando»