CONTROVENTO DI AURA CONTE: POTERE, INTRIGO E PASSIONE DELLA MESSINA SEICENTESCA

 

Una giornata di sole e il panorama di Cristo Re hanno fatto da cornice ad una piacevolissima chiacchierata con Aura Conte, l’autrice del nuovo romanzo, attualmente in versione e-book, Controvento, Il Pavone editore, che per alcuni giorni ha raggiunto la vetta della classifica di Amazon con più di dieci mila download. La storia è ambientata nella Messina tardo seicentesca, completamente sotto il giogo spagnolo e colpita dalle continue lotte intestine tra i Merli che difendevano il ceto nobiliare, e i Melvizzi per quello piccolo borghese e popolare. Al centro di un tale conflitto le vicende di Rodrigo e Ginevra che saranno l’emblema della resistenza e della lotta contro tutto e tutti.

Controvento, dalla lettura piacevole e veloce, nasce con l’obiettivo di descrivere, come ha detto la stessa Conte, «l’inizio della morte della città. Il gioco di poltrone, la sete di potere che ruota attorno alle stesse famiglie, infatti, vigeva nel secolo XVII così come oggi. L’unica differenza consiste, però, nel fatto che il popolo allora ebbe la forza e il coraggio di ribellarsi. Oggi i messinesi sembrano dormienti e passivi».

L’interesse per un tema storico del genere, potremmo dire anche di “nicchia”, nasce per l’autrice attorno all’età di 15-16 anni, momento in cui cominciava ad affascinarsi agli studi storici e filosofici della madre: «sin da piccola mi piaceva curiosare tra le dispense universitarie e conoscere storie anche “anomale”. Subito dopo aver terminato gli studi accademici, nel giro di un mese ho steso il mio racconto per il concorso NaNoWriMo, per poi riprenderlo e sistemarlo per altri due anni. Le mie fonti? Internet, libri universitari, siciliani, biblioteche, anche se non è stato facile poter ricostruire esattamente le vie messinesi dal momento che gli spagnoli ai tempi fecero razzia anche delle carte urbane».

Molto forte, all’interno del romanzo, la variegata e multiforme presenza femminile con l’intento di mostrare le tante facce delle donne siciliane, prendendo come modelli anche volti mitologici come Dina e Clarenza, Mata e Grifone: «A Ginevra, la protagonista, piacciono i libri, ma allo stesso tempo ha voglia di evolversi in un contesto differente: la conoscenza è una via di fuga. Sul tema delle donne la parte emotivamente più difficile da scrivere è stato il racconto di un abuso sessuale; lì ho voluto mostrare il silenzio dello sconcerto e della paura e il saper, però, reagire con coraggio. Anche se nel ‘600 il concetto di libertà è aleatorio e costituisce un privilegio maschile, oggi purtroppo la donna viene “venduta” e “oggettivata” in moltissimi altri modi. Bisognerebbe ribaltare l’idea che le donne hanno una marcia più, perché spesso a queste vengono imposti forti limiti».

Altro grande protagonista è il popolo che riesce, nonostante le morti, la distruzione e la penuria, a non piegarsi al volere spagnolo: «la loro forza, così come quella dei personaggi principali, è dettata dall’istinto di sopravvivenza, necessario per i tempi. Davanti a tanta devastazione, è vero che si risponde con un certo “positivismo”, ma di natura istintiva».

Tema che nel romanzo viene affrontato a più livelli è la libertà: «In Controvento la libertà di scelta, spesso padroneggiata o negata dai personaggi, è quella di non aver paura di essere se stessi nel senso più profondamente morale. La particolarità consiste nel fatto che bisogna essere sempre liberi, ma con coscienza. La figura del Capitano Juan Cortez rappresenta, invece, il tipico politico che non si pone né scrupoli né limiti per raggiungere i suoi scopi. La sua è una dipendenza cronica dal potere. Nonostante sia di Messina, anche se di genitori spagnoli, mostra la totale indifferenza per le sorti umane della popolazione».

Sulla descrizione della città del ‘600 Aura Conte dichiara: «a livello architettonico era bellissima. In quel tempo sorgevano il Monte di Pietà, la Palizzata, l’Università, il Senato. Ad arricchire questo splendido paesaggio naturale le vie dei setaioli, la zecca. Messina è davvero una città “controvento”, perché ha tutto, ma oggi, purtroppo, i messinesi non sanno sfruttare le potenzialità di un territorio che si sta ripiegando su se stesso. Spero che qualcuno prima o poi si risvegli».

Aura Conte, a parte lo straordinario successo che sta riscuotendo Controvento che a brave sarà anche in versione cartacea, è già autrice di altri due testi: Strawberry Field, una favola in e-book, Purpureo Re-birt, in carta, una saga ambientata a New York, il cui secondo romanzo, Il soffio della notte, è in corso d’opera. 

L’amore per la scrittura nasce attraverso il teatro. Dalla recitazione, infatti, la Conte comincia con la stesura di diverse sceneggiature fino all’uscita del primo e-book invogliata dagli apprezzamenti dei suoi amici più vicini, che si incuriosivano a leggere stralci dei suoi scritti.

Riguardo la diffusione libraria via e-book, invece, pensa: «Ritenendomi una scrittrice, non mi importa la forma adottata, il mio interesse è comunicare indipendentemente dalla modalità utilizzata. Gli e-book certamente rappresentano una realtà sempre più pregnante che sta giungendo finalmente in Italia. Credo che abbiano molti vantaggi: la comodità, la velocità, la reperibilità, il costo. L’unico svantaggio riguarda solo l’impossibilità per l’autore di fare una dedica a penna». (CLARISSA COMUNALE)

 

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