Anche il trentaquattresimo turno ha regalato emozioni e figurine da posizionare nell’album della Serie A edizione 2012-13. Prima di addentrarci nell’analisi della giornata, va però rivolto un doveroso in bocca al lupo ad Javier Zanetti, che ieri in quel del “Renzo Barbera” ha riportato la rottura del tendine d’Achille. Il 99,9% degli esseri umani sulla soglia dei 40 anni (che l’argentino compirà ad agosto), al cospetto di un infortunio di siffatta portata, abbandonerebbe qualsiasi velleità di agonismo, ma l’inossidabile Pupi rappresenta il rimanente 0,1%: si, la Milano nerazzurra può ancora sperare, l’ultima bandiera potrebbe non essere ammainata nel modo più beffardo. Almeno questo si augurano tutti gli sportivi italiani.
Venendo adesso ai 90 minuti settimanali, apriamo in onor di classifica col derby della Mole, deciso nel finale dall’uno-due griffato Vidal-Marchisio. Alla Juventus manca adesso un solo punto per la conquista del bis tricolore, le nostre previsioni di qualche settimana fa si son rivelate esatte: salvo sorprese, la matematica arriverà il 5 maggio, per la felicità degli amanti delle statistiche e dei tifosi bianconeri, che, di questo passo, presto chiederanno l’intitolazione di un settore dello Stadium al giorno così fasto: “Tribuna 5 maggio”, non suonerebbe poi così male. Va detto che c’era un rigore per il Toro a 10 minuti dalla fine, ma probabilmente neanche altre 20 sviste arbitrali nel corso del campionato avrebbero scalfito la meritevolezza di uno scudetto vinto il 1 marzo col pareggio del San Paolo nello scontro diretto contro il Napoli, unica compagine che nell’arco della stagione ha minimamente turbato i sonni juventini.
Restando in ambito partenopeo, gli uomini dell’incerto (sul suo futuro) Mazzarri hanno espugnato Pescara come da copione nonostante l’assenza di Cavani, blindando ulteriormente il sacrosanto secondo posto per effetto del tris calato da Inler, Pandev e Dzemaili.
Prosegue invece la lotta serrata tra Milan e Fiorentina per la terza piazza, l’ultima utile per qualificarsi alla Champions che verrà. Le distanze sono rimaste immutate, dato che, nel posticipo di San Siro, la banda di Allegri ha risposto per le rime al largo 3-0 pomeridiano col quale gli splendidi viola si erano imposti a Marassi. Note di colore della sfida a distanza: 1) la soddisfazione di Adem Ljajic -finalmente esploso dopo stagioni altalenanti- nel dare un dispiacere a Delio Rossi dopo la scazzottata dello scorso anno; 2) le proteste catanesi in occasione dei decisivo gol del 3-2 valso il sorpasso; 3) Giampaolo Pazzini, preziosissimo bomber di scorta da 15 reti a campionato.
Per quanto riguarda il Gran Premio d’Europa League, sempre avvincente e ricco di sorpassi, continua l’ascesa dell’Udinese diesel che, grazie alla vittoria di sabato pomeriggio contro il Cagliari, stacca la Lazio e sopravanza l’Inter, portandosi in sesta posizione ad un solo punto dalla Roma. Già che ci siamo, archiviamo gli anticipi menzionando lo scontatissimo -anche per i bookmakers– pareggio per 1-1 tra Atalanta e Bologna. Solo Parma e Lazio son riuscite nell’impresa di tediare maggiormente gli spettatori, chiudendo a reti inviolate l’abulico match del “Tardini”.
Concludiamo la disamina aprendo l’ampia parentesi dedicata alla lotta per non retrocedere, aggiornando ancora una volta le quotazioni del borsino salvezza. Grazie al blitz del “Bentegodi”, si impennano le azioni del Genoa. I rossoblu allo stato attuale sarebbero in B per il gioco degli scontri diretti con il Palermo, ma hanno dalla loro un calendario più benevolo, che domenica prossima li opporrà al Pescara, mentre i rosanero potrebbero vestire i panni di vittime sacrificali nella festa dello ”Juventus Stadium”. La compagine dell’ottimo Sannino proverà comunque a non mollare la presa, sulle ali dell’entusiasmo derivante dagli undici punti raccolti nelle ultime cinque partite, frutto di un’acquisita sicurezza -meglio tardi che mai- e della ritrovata vena del mattatore Josip Ilicic, anche ieri sugli scudi e decisivo. Si affievoliscono invece le speranze del Siena, affossato da Osvaldo nel pomeriggio dell’ “Olimpico” e atteso da un poker di gare quasi proibitivo. Attenzione piuttosto al Torino, che potrebbe suo malgrado ritrovarsi coinvolto in extremis nella bagarre: ad oggi i granata possono vantare un margine di quattro lunghezze sulla zona rossa, ma domenica saranno alle prese con la difficilissima trasferta di Milano: a Balotelli e compagni i tre punti serviranno come il pane. (JODY COLLETTI)