L’incontro firmato Fratelli d’Italia si è svolto nella tarda mattinata di martedì 16 aprile, presso l’aula consiliare di Palazzo dei Leoni. Si è fatto attendere Ignazio M.B. La Russa giunto a Messina da solo, nonostante fosse prevista la presenza di un altro dei tre fondatori del partito -il cui logo ricorda molto quello del defunto Alleanza Nazionale- Guido Crosetto, assente per ragioni personali. I cavalieri posti al tavolo dei relatori riportano i nomi dell’avv. Giuseppe Sottile, alla guida del movimento a Messina, dei coordinatori recentemente designati l’arch. Armando Federico Merlo e il dott. Gaetano Nanì e dell’avv. Giovanni Villari, il cui nome circolava come possibile candidato sindaco sotto le effigi di FdI. Seduto al fianco dell’ex Ministro della Difesa, un ospite inatteso, l‘on. Nino Germanà, attualmente al timone del Pdl locale insieme all’on. Garofalo. Che cosa ci faccia il deputato dell’Ars a questo incontro è un dubbio che fuga subito lo stesso La Russa dopo una prima battuta. “E’ passato con noi!”, scherza. Ridono tutti divertiti. La realtà è diversa: “si tratta di un amico che è venuto a porgermi il suo saluto.” Niente colpi di scena,dunque.
Le primarie sono il primo punto all’ odg di questo vis a vis con la stampa e alcuni dei sostenitori del partito. Merlo tuona “non vogliamo delle primarie viziate”; glissa invece Villari che parla del rilancio della città, specificando “alle amministrative il centro-destra deve andare compatto. Non abbiamo interesse a correre divisi. Noi non parliamo di nomi, noi parliamo di programmi” leitmotif che avevamo già sentito durante l’ultima conferenza stampa del Pdl. In quell’occasione, a gran voce, il concetto fu ribadito, verosimilmente per svicolare le domande sul nome designato per la corsa a Palazzo Zanca. Un nome che, dal fronte del partito di Berlusconi, sembrava essere confermato già da qualche giorno ma, dobbiamo comunque usare il condizionale, stando a quanto riportato dal comunicato emesso lunedì scorso: “Il Pdl in tutte le sue componenti (consiglieri comunali, provinciali e di quartiere, membri del coordinamento comunale e provinciale) si è riunito questo pomeriggio a Messina nella sede di via I Settembre e ha proposto, con decisione unanime, al Coordinamento Regionale e Nazionale del Popolo della Libertà di ufficializzare la candidatura di Enzo Garofalo a sindaco della Città di Messina”.
Una proposta dunque. “Un’autorevole proposta” precisa La Russa “nient’altro”. Ebbene non tarda ad arrivare il commento di Germanà in proposito: “è un’ipotesi di candidatura che segna un nuovo percorso per Messina.” (attenzione, non c’è da fraintendere dice proprio “ipotesi di candidatura”).
Un rapido screening dell’ex generale di An sulla situazione del movimento che ha contribuito a creare: “abbiamo dimostrato, nonostante i risultati alle ultime politiche, di essere comunque l’unica realtà, esterna ai grandi partiti, che vince”. Dal nazionale al locale, si arriva presto alle questioni di casa nostra: “apprendiamo con piacere che non c’è un nome ufficiale”, dichiara soddisfatto in merito al tema sindacatura. La Russa ammette d’essere (e non è un mistero) un sostenitore delle consultazioni preliminari, come già proposto e attuato nella capitale, dove i gazebo per le primarie sono stati allestiti in tutti i municipi accogliendo già oltre ventimila espressioni di voto. Nonostante siano strumento gradito, non costituiscono però l’unica alternativa proposta. “Non per forza primarie, potremmo pensare anche ad un referendum, una consultazione interna sarebbe auspicabile -continua La Russa-. Promuovere un incontro per capire quali saranno i perimetri dell’alleanza e capire con che modalità scegliere il candidato”.
D’altra parte anche “l’intruso del Pdl” dice la sua in merito, mostrando una posizione antitetica rispetto a quella dell’amico ed ex collega: “sono contrario alle primarie, sono una buffonata”. Il deputato regionale fa riferimento alla tornata nazionale, ma anche alle recenti vicende messinesi: “se non fossero state viziate-chiaramente allude a presunte indicazioni dell’apparato-è evidente che tra Bersani e Renzi avrebbe vinto Renzi” e, per quanto attiene la nostra città, aggiunge:”si sapeva già che avrebbe vinto Calabrò e non il mio amico Quero”.
Ma dunque,che posizione assumeranno i vari fratelli di…Messina, in occasione delle amministrative?
Da una parte, Villari sostiene che non contano i nomi ma i programmi; dall’altra La Russa si dice “sollevato” dell’assenza di ufficialità e parla di Garofalo soltanto come di “un’autorevolissima proposta”; da parte sua Germanà non smentisce l’ospite dell’incontro in modo netto, sul momento, ma fa parte dell’unanimità -di cui si legge nel comunicato Pdl- che ieri ha scelto un nome, quel nome autorevolissimo!
“E’ chiaro che non vogliamo far vincere il centro sinistra e non vogliamo frammentarci, com’è chiaro che spetta al partito più grande avanzare per primo delle proposte” continua l’ex ministro di Paternò.
In buona sostanza ognuno mostra le carte e poi si decide. L’incontro di oggi però perplime e confonde. La summa dovrebbe essere che il Pdl il candidato ce l’ha, ergo se a FdI sta bene gli dovranno fornire appoggio incondizionato, altrimenti prendere posizione e correre da soli. Cerchiamo dei ragguagli per cancellare i dubbi. “Garofalo è la nostra prima scelta!”, puntualizza l’on. Germanà. “Ah, quindi ce n’è anche una seconda?”chiedo ingenuamente…a me stessa (?).
Bè, forse mi sfugge qualcosa, forse sono io a non capire o probabilmente non c’è niente da capire. Mi conforta constatare che il misunderstanding non abbia colpito solo la mia capacità di comprensione circa le posizioni del centro-destra, ma abbia confuso anche altri osservatori, tra dichiarazioni e comunicati .
Forse -e dico forse- è il solito balletto di sempre: “valutiamo come chiudere un accordo tra noi e intanto buttiamo fumo negli occhi a chi segue i nostri movimenti, in modo da prendere tempo” potrebbe essere la cinica parafrasi di un immaginario dialogo tra le parti. In fondo la claque che coprirebbe lo sbuffare di chi si spazientisse, eventualmente non mancherebbe. O più semplicemente, forse -sempre forse- in casa del Popolo della Libertà, di libertà ce n’è talmente tanta da rischiare di trascendere nel caos.
E’ chiaro che al centro-destra un’ulteriore frammentazione non convenga ,tanto più che se si confermasse l’ex city manager Scoglio come candidato di Nuova Alleanza e al contempo Fratelli d’Italia scegliesse la via della corsa solitaria, qualche elettore distratto potrebbe fare confusione e, pur volendone votare uno, rischierebbe di apporre la X sul segno dell’altro. E non solo per via dei colori sociali.
Valutazioni e ipotesi a parte, l’elettorato è goloso di risposte concrete, a meno di due mesi dal voto. Abbiamo già preso nota anni fa di quella che è la dottrina che anima gli-ex-AN-che-confluiscono-in-Pdl-senza-perdere-l’identità-della-fiamma-che,-comunque-per-strada-smarriscono-ugualmente,-salvo-poi-richiamarsi-fuori-dal-Pdl-e-creare-Alleanza-Nazionale2-ma-allearsi-col-Popolo-della-Libertà-dichiarando-di-voler-esserne-la-gamba (quest’ultimo periodo andava letto tutto d’un fiato perchè rendesse l’idea!).
Adesso è tempo di mettere da parte la filosofia.
Ecco dunque quanto avvenuto stamattina alla Provincia. Abbiamo voluto riportare per lo più virgolettati e qualche riflessione perplessa, tentando di chiarirci le idee anche perchè, o non abbiamo capito noi o, come già scritto, c’era poco da capire. Ma in realtà un’ informazione davvero chiara emersa dall’incontro di oggi c’è e la menzioniamo testualmente. La Russa, al quale è stato chiesto come mai non fossero presenti i vecchi amici barcellonesi (Nania-Buzzanca), padri fondatori di Nuova Alleanza, si è così espresso: “noi non abbiamo invitato nessuno. Non abbiamo invitato neanche Germanà. E’ venuto da amico e a me fa sempre un gran piacere vederlo, anche perchè dovete sapere che cucina degli spaghetti fantastici.”
No, no, no, la comunicazione importante e chiara non è che la dirigenza locale non ha inviato partecipazioni a nessuno per la conferenza stampa di oggi, ma che l’on. Germanà è un’ ottima risorsa ai fornelli!
(E -aggiungiamo in appendice- Garofalo è il candidato del Pdl a Palazzo Zanca. Vedremo se i “fratelli”-d’Italia- correranno insieme o se piuttosto non assisteremo ad uno scontro tra “Caino e Abele”. Amen). (ELEONORA URZI’)