Truffa, esercizio abusivo della professione medica, falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale, soppressione, distruzione e occultamento di atti veri: con queste accuse i carabinieri hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti del dirigente medico del reparto di nefrologia e dialisi del Policlinico di Messina, Stefano Conte, 53 anni, e della moglie Orlanda Vinci, 51 anni perchè responsabili, a vario titolo, di truffa, esercizio abusivo della professione medica, falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale, soppressione, distruzione e occultamento di atti veri.
L’indagine è scaturita dalle denunce di un dirigente medico in servizio presso l’Uoc di medicina fisica e riabilitativa e medicina dello sport presso il Policlinico di Messina, che si è accorto che è stato redatto un certificato medico verosimilmente falso, che recava l’intestazione ed il timbro della Uoc e il documento era stato esibito da un atleta in occasione di una competizione sportiva nella disciplina del pugilato.
Nel corso delle attività di indagine effettuate dai militari dell’Arma è emersa l’esistenza di ulteriori certificati «falsi» che erano stati redatti secondo le medesime modalità.