Sino a poco tempo fa fenomeno altamente sottovalutato, lo stalking si sta rivelando un disagio diffuso in tutto il territorio italiano. Il problema è radicato in ogni comunità della nazione, indipendentemente dal numero di abitanti e dall’ estensione. In definitiva i dati confermano infatti che si tratta di un vera e propria patologia sociale che non ha sempre legami con la provenienza familiare, l’età e l’appartenenza territoriale del cosiddetto stalker.
Detto questo c’è da riscontrare quanto, purtroppo, la provincia di Messina non faccia eccezione in questo triste scenario: negli ultimi tre giorni nelle città di Barcellona Pozzo di Gotto e Milazzo sono stati emanati due pesanti provvedimenti nei confronti di altrettanti stalkers. Il 26 marzo scorso la notizia che ad A.M.G., quarantenne Barcellonese, è stato imposto il divieto di dimora nella città del Longano; l’uomo non smetteva di infastidire e spaventare l’ex moglie sino a minacciarne la famiglia ed a devastarne l’auto. Il Gip, dopo aver letto i risultati delle indagini del locale commissariato, non ha avuto dubbi ed è scattato l’ordine di allontanamento dal territorio urbano. Non molto dissimile la storia di un quarantaduenne Milazzese che da alcune ore è agli arresti domiciliari perché, sempre violando il divieto di avvicinamento, ha continuato a perseguitare l’ex convivente. Anche in questo caso il precedente provvedimento di distanza dalla vittima e dai luoghi da questa frequentate è stato sostituito, quindi, con una misura legale più severa.
Non si conoscono ancora tutti i particolari di questo secondo preoccupante caso di persecuzione, ma il GIP di Barcellona ultimamente si trova costretto a prendere in esame molte denunce simili, segno che v’è stato, almeno, un positivo cambiamento nell’atteggiamento delle donne colpite: non rimangono più in silenzio ma denunciano le pressioni cui vengono troppo spesso sottoposte. (CAR.ME.)