La notizia delle avvenute dimissioni è stata annunciata dallo stesso Bruno Cilento nel corso della diretta di DEMOCRACITY, la nostra tribuna politica 2.0 che lunedì 25 marzo ha visto partecipare alcuni dei protagonisti delle prossime Primarie.
“Poco prima di raggiungervi in trasmissione ho annunciato le mie dimissioni al Presidente Ricevuto: da qui lo voglio ringraziare per l’accoglienza e per la bella esperienza che ho condiviso con gli amici della giunta in questi pochi mesi”- ha dichiarato Cilento, che dal luglio 2012 era “traslocato” dal Comune di Messina, dove era il capogruppo dell’UDC, a Palazzo dei Leoni dove era stato deciso il “rimpastino” di giunta che era valso alla corrente di D’Alia due assessorati.
“Non è un passo verso la mia candidatura alle primarie” ribadisce Cilento, che però spiega come, alla luce dell’alleanza con il centro-sinistra che in Regione ha sostenuto e fatto vincere Crocetta, e che adesso prosegue per le prossime amministrative, le sue dimissioni erano opportune. Anzi qualcuno sostiene che sarebbero dovute arrivare prima.
Alle Primarie ancora nessun candidato “UDC”: la posizione resta quella della ricerca di una possibile convergenza su un nome che possa far fare un passo indietro a quelli che sono già in corsa, ma sia Giuseppe Grioli che Francesco Palano Quero, hanno ricordato che comunque l’”investitura” degli elettori non dovrebbe essere messa in discussione. “Anche Prodi nel 2005 si cimentò nelle primarie – ricorda Palano Quero – e quella vittoria lo portò al governo del Paese”.
Intanto la notizia dello slittamento al 9-10 giugno delle Amministrative non fa che alimentare la certezza che venga posticipata anche la data delle Primarie, con la possibilità, nel frattempo, che si “manifesti” la personalità “di altissimo spessore” che dovrebbe mettere tutti d’accordo.
Una “convergenza” che qualcuno sottovoce definisce già “inciucio”.
