AGENZIA DELLE ENTRATE, BUFERA A MESSINA: STOP ALLE CARTELLE FIRMATE DALLA DIRETTRICE SANFILIPPO

 

La notizia è stata  diffusa dal sito di informazione economica IBT (INTERNATIONAL BUSSINESS TIME) che riporta alla luce una vicenda risalente a tre anni fa, ma che ultimamente è riemersa dopo una recente sentenza della Commissione Tributaria Provinciale di Messina che ha accolto l’istanza di una contribuente che contestava la propria cartella di pagamento datata 2011. A sorprendere  è la causa dell’accoglimento: la direttrice dell’Agenzia territoriale, Margherita Sanfilippo, non poteva firmare alcun atto, in quanto la sua nomina era stata dichiarata illegittima da ben quattro sentenze del tribunale del Lavoro. Risultato? Avviso nullo e brindisi per tutti i contribuenti della provincia.

Tutto parte nel lontano 2010 quando la Sanfilippo venne nominata Direttrice dell’Agenzia delle Entrate di Messina. L’attuale responsabile dell’area legale dell’Istituto, Nicolò Xerra, contestò immediatamente la decisione (secondo il Corriere della Sera perché potenziale aspirante alla medesima poltrona) e pochi mesi dopo il giudice Laura Romeo confermò i dubbi del funzionario, accogliendone le velleità ad aprile 2011. Secondo il tribunale del Lavoro, le procedure di selezione non furono rispettate e la nomina fu dunque da considerare nulla. Il successivo reclamo dell’Amministrazione venne rigettato per le medesime motivazioni a luglio del 2011.

Qualche mese dopo, l’Agenzia delle Entrate imbastì una nuova selezione. Le carte in tavola però non vennero considerate uguali per tutti i competitors e Xerra contestò nuovamente il sistema di selezione, a suo avviso palesemente favorevole alla candidata uscente. Per la cronaca il ‘concorso’ venne nuovamente vinto dalla Sanfilippo. Il Tribunale del Lavoro si schierò nuovamente con il funzionario e il giudice Alessandra Santalucia bocciò Befera e compagni, riscontrando una nuova violazione degli adempimenti procedurali previsti dalla normativa per garantire trasparenza nelle scelte dell’Amministrazione. A nulla servì il novellato ricorso dell’Agenzia, puntualmente rispedito al mittente a luglio del 2012.

La decisone dello scorso 4 febbraio apre scenari inquietanti per l’Agenzia delle Entrate di Messina. Il precedente giudiziario infatti mette a rischio riscossione tutte le cartelle dell’Amministrazione firmate dalla direttrice Margherita Sanfilippo, con danni al momento incalcolabili. Di fatto, oltre due anni di lavoro potrebbero essere gettati in fumo per meri vizi procedurali in sede di nomina. Occorre sottolineare come la decisone della CTP di Messina sia solo di primo grado e dunque bisognerà attendere eventuali pronunce della CTR (Commissione Tributaria Regionale) o della Cassazione per avere un quadro completo della situazione. 

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