Sono state sequestrate dalla Guardia di Finanza, nell’ambito dell’operazione “Lost Pay”, 72 poste private, operanti in diversi territori, compresa la provincia di Messina. Le agenzie trattenevano i soldi versati dai clienti per pagare le bollette, riuscendo ad accumulare 30 milioni in 18 mesi, distribuiti in 180 conti correnti utilizzati per il deposito delle somme incassate illegittimamente.
Le indagini, coordinate dalla Procura di Palermo, sono scattate in seguito alle denunce, presentate alla Fiamme gialle del capoluogo siciliano, di cittadini che si sono visti sospendere la fornitura di luce, gas e telefono per il mancato pagamento delle bollette, nonostante avessero provveduto a farlo presso gli sportelli delle poste private. I titolari dei due network di posta privata sono stati denunciati per reati di truffa e appropriazione indebita.
Le agenzie sequestrate si trovano nelle province di Palermo, Messina, Catania, Trapani, Agrigento, Roma, Macerata, Lecce, Reggio Calabria, Modena e L’Aquila.
In particolare, in provincia di Messina, è stato posto sotto sequestro il centrodi Roberto Piscitello a Santo Stefano di Camastra (Messina) in via Vittoria 30.