“Trascorsi oltre dieci mesi dall’emissione della deliberazione di Giunta Municipale n. 383 del 10 maggio 2012 recante per oggetto “Affidamento in gestione delle strutture ubicate all’interno di Villa Dante”, con cui a seguito di numerose istanze, stante la mancanza di adeguato personale e di risorse finanziarie da parte del Comune, era stato formulato un esplicito atto di indirizzo volto a valorizzare ed ottimizzare la fruizione delle strutture ricadenti entro la villa comunale, mediante l’affidamento in gestione a privati, previa procedura negoziata ad evidenza pubblica, appare opportuno chiedere notizie circa gli sviluppi del relativo procedimento amministrativo previsto”. E’ quanto ribadisce in una lettera indirizzata al Commissario Croce e ai dirigenti dei dipartimenti Turismo e Spettacolo e Arredo Urbano il consigliere della III Circoscrizione Santi Interdonato.
“L’atto di indirizzo – ricorda il consigliere – conferiva esplicito mandato al Dirigente del Dipartimento Urbanizzazioni Primarie e Secondarie ed Arredo Urbano, l’ingegnere Antonio Amato, al fine di “… approntare il procedimento per l’individuazione delle attività e dei costi da porre a base di gara relativamente al verde attrezzato, ai campi da bocce ed al campo da calcetto” e, contestualmente, al Dirigente del Dipartimento Spettacolo, Turismo, Sport e Tempo Libero, dottor Salvatore De Francesco, per “… individuare le attività ed i costi da porre a base di gara relativamente all’edificio adibito a centro sociale ed all’anfiteatro per spettacoli teatrali e/o musicali”.
Poiché, ad oggi, nulla è stato comunicato circa la concreta realizzazione di quanto stabilito in atti, si chiede di rendere noto se la corrente Amministrazione Commissariale abbia mutato orientamento circa il rilancio dell’offerta servizi attraverso la riqualificazione e valorizzazione degli spazi sociali con il coinvolgimento dei privati e delle associazioni a vario titolo operanti nel territorio, altresì utile a creare un piccolo circuito economico, oppure di spiegare le ragioni per le quali sembra permanere una situazione di sostanziale stallo relativamente al procedimento amministrativo”