Era stato annunciato l’arrivo delle risorse necessarie per il pagamento degli stipendi, ma dopo dieci giorni ancora nulla per i forestali messinesi, fermi al mese di ottobre 2012.
A denunciare ancora una volta la grave situazione, i Segretari Provinciali FAI CISL Calogero Cipriano FLAI CGIL Giovanni Mastroeni UILA UIL Salvatore Orlando.
“Alla data odierna non sono stati ancora pagati gli stipendi del mese di Novembre e Dicembre 2012 per i lavoratori a tempo determinato e indeterminato sia all’Azienda Foreste Demaniali come allo stesso Ispettorato Forestale Antincendio.
Negli incontri che si sono svolti con i responsabili dell’Azienda e dell’Ispettorato Forestale di Messina ci è stato comunicato che ancora da Palermo non sono arrivate le risorse economiche necessarie per pagare gli stipendi dei forestali. La cosa assume caratteristiche estremamente drammatiche visto che in altre provincie già da giorni gli stessi lavoratori forestali hanno ricevuto gli stipendi creando di fatto una situazione discriminante verso la provincia di Messina e i propri lavoratori”.
Le Segreterie Regionali continuano a sollecitare le strutture regionali dell’Azienda e dell’Ispettorato Forestale e anche sugli Assessorati Regionali Agricoltura e Territorio Ambiente, “per superare tale situazione di discriminazione esistente all’interno del territorio siciliano e sbloccare finalmente anche per la provincia di Messina le risorse che consentiranno in tempi rapidissimi ai forestali di poter ricevere gli stipendi del 2012”.
In programma anche una serie di iniziative, a partire dall’impegno di giovedi’ 14 marzo,quando alle 9.00 è prevista un’ autoconvocazione dei lavoratori forestali siciliani sotto la sede della Presidenza della Regione per incontrare il Presidente On. Crocetta e discutere la programmazione dell’anno 2013, potendo prevedere in tempi rapidi l’avviamento dei lavoratori forestali nella nostra regione.
I Segretari Provinciali di FAI-CISL FLAI-CGIL e UILA UIL, ribadiscono come non è ripetibile la stagione forestale 2012 che ha visto il non rispetto dell’accordo sindacale del 2009 oltre una programmazione delle giornate di lavoro non continua che ha creato gravi disagi agli stessi lavoratori. “Il 2013 deve essere l’anno in cui si può finalmente trasformare l’accordo sindacale del 2009 in legge della Regione Siciliana – dichiarano i rappresentanti sindacali – potendo affrontare in maniera diversa la politica del settore”.
