VIOLENZA DI GENERE, L’INFORMAZIONE INIZIA A SCUOLA: AL VIA DALL’ISTITUTO “AINIS” LA CAMPAGNA DEL CEDAV

 

In occasione del mese per eccellenza dedicato alla donna, il CeDAV, Centro Donne Antiviolenza di Messina, ha iniziato il programma di sensibilizzazione contro gli abusi sulle donne dall’istituto socio-psicopedagogico “Ainis”.

Un incontro con l’obiettivo di far dialogare anche le altre scuole, grazie alla partecipazione del liceo classico “F. Maurolico” e dell’istituto nautico “Caio Duilio”.

Il prof. Massimo Sigillo, responsabile della funzione strumentale rapporto con gli alunni del nautico, ha sottolineato in realtà la loro scuola non sia esclusivamente maschile, dal momento che esiste anche una consistente realtà femminile: “l’atteggiamento dei ragazzi in confronto alla questione delle violenza è positivo. Ciò è evidente non solo attraverso le attività intraprese da noi docenti, ma anche da un innato buon senso che spinge a proteggere e difendere sempre le ragazze. Oggi la nostra presenza, costituita dalla partecipazione di alunni dal primo all’ultimo anno, vuole essere espressione di società civile attiva”.

La prof.ssa Maria Di Lorenzo, docente di latino e greco del liceo classico “ F. Maurolico”, si è mostrata interessata al contatto con le altre scuole per instaurare quell’inter necessario per ogni tipo di dialogo: “sulla questione femminile, la cui analisi, che si concentra per noi sul piano specialmente umanistico, è volta a rendere attuale tematiche che erano già oggetto di discussione nell’antichità. L’obiettivo è, da una parte, quello di rendere flessibile il collegamento, dando validità e attualità a tutta la storia letteraria, e dall’altra di sviluppare una forma mentis civile”.

L’istituto “Ainis” si è, da sempre, interessato della questione della violenza sulle donne, tanto da realizzare un cortometraggio, avendo come protagonisti gli stessi ragazzi della scuola. Marielena D’Andrea e Mariacristina Milazzo della classe IV F, hanno spiegato brillantemente il senso del video: “la violenza nasce all’interno di un rapporto di coppia in cui la ragazza tende a giustificare ogni singolo comportamento del proprio compagno per non perderlo, per semplice paura. Non a caso, la frase emblematica di questo nostro lavoro è: Non giustificare la violenza, ma denunciala”.

L’incontro si è svolto con una lezione interattiva, intrapresa per la prima parte dalla prof.ssa di scienze sociali Gabriella Bertuccini, che facendo un excursus storico da Fromm (1956) ad Andreoli (2012), ha mostrato come il problema della violenza sia da sempre attuale e sempre in discussione. Anche attraverso gli interventi diretti degli studenti, sono state sollevate le parole-chiave della questione: dipendenza, rispetto, individualità, differenza, paura, possesso, coraggio. La seconda parte della “lezione” è stata intrapresa dalle due operatrici del centro CeDAV, Simona D’Angelo e Teresa Starapoli, che hanno proiettato il docu-film Giulia ha picchiato Filippo di Francesca Archibugi (a tal proposito rimandiamo all’articolo “Giulia ha picchiato Filippo: quando la violenza non rimane in silenzio e lascia spazio alla speranza”, ndr.) e alla descrizione del percorso intrapreso da una donna nel centro antiviolenza, il cui primo principio di accoglienza è l’assenza di giudizio: “Spesso le richieste femminili arrivano spontaneamente. Circa il 70% dei casi riguarda atti di violenza domestica e ogni giorno muore una donna su tre. Esiste anche un altro tipo violenza, che noi chiamiamo assistita: è quella che colpisce i più piccoli che anche se non sono stati mai toccati, hanno visto e indirettamente vissuto la sofferenza della propria madre”. Gli studenti, infine, sono stati chiamati a compilare un questionario, oggetto di una ricerca statistica, promossa dal CeDAV, per capire quanto ancora esistano stereotipi nella differenza di genere.

Il prossimo appuntamento promosso dal centro antiviolenza messinese di sensibilizzazione per le più giovani generazioni, si terrà giorno 20 Marzo presso l’Aula Magna del Rettorato dell’Università di Messina. (CLARISSA COMUNALE)

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