Ieri pomeriggio sono stati rinvenuti, in una Terme Vigliatore incredula, i cadaveri di tre fratelli: Vincenzo, Maria e Laura Isgrò, rispettivamente di 38, 47 e 40 anni.
La triste scoperta è toccata ai vigili del fuoco che sono entrati nell’abitazione dei tre sotto gli occhi attenti dei Carabinieri di Barcellona. Questi ultimi erano stati a loro volta chiamati da alcuni vicini insospettiti e preoccupati dall’irreale silenzio provenente dall’abitazione.
Le due donne infatti soffrivano di patologie mentali ed il fratello, più giovane ma da sempre responsabile anche per loro, si recava ogni giorno a fare la spesa e gestire la normale quotidianità di una famiglia in difficoltà ma capace, almeno così pareva, di condurre una vita quasi normale. Dall’abitazione quindi giungevano regolarmente segni di una vita familiare che da giovedì sera sembrava, invece, improvvisamente scomparsa.
Così ieri pomeriggio, verso le 16, l’agghiacciante scoperta.
Secondo le poche testimonianze, gli stessi Vigili del Fuoco sarebbero in poco tempo usciti sconvolti dalla casa, turbati da uno spettacolo che si può immaginare agghiacciante: tre cadaveri già in stato di lenta decomposizione.
I carabinieri hanno immediatamente dato inizio alle indagini, in collaborazione col Sostituto Procuratore Giorgio De Nicola, e dai primi accertamenti scientifici si constata con certezza che non vi sono tracce di sangue e di effrazione.
Questo fa pensare ad una morte per cause non adducibili a violenza o ad un tentativo di furto andato male, così la prima ipotesi non confermata è quella di un “gesto estremo” dell’uomo che, gravato dalla responsabilità delle sorelle e dalla prospettiva di doversene occupare per sempre, potrebbe aver avvelenato dolcemente le donne liberandole da una pena comunque incurabile e decidendo infine di farla finita a propria volta.
Sulla vicenda ovviamente vige ancora un doveroso silenzio che cesserà nel momento in cui gli inquirenti potranno definitivamente ricostruire con certezza quanto è accaduto tra quelle mura.