Dodici politici sono stati denunciati dalla Guardia di finanza per finanziamento illecito ai partiti, nell’ambito di un’inchiesta sul Ciapi, uno dei più grandi enti di formazione siciliani. Al momento si tratta solo di denunce, ma il faldone è già stato consegnato al nucleo che si occupa dei reati contro la pubblica amministrazione: il procuratore aggiunto Leonardo Agueci e i sostituti Alessandro Picchi e Sergio Demontis.
Nella “black list” ci sono cinque ex assessori regionali al Lavoro e alla Formazione, tutti del centrodestra: Carmelo Incardona, che ha ricoperto l’incarico tra il maggio 2008 e il maggio 2009; Luigi Gentile, in carica dal maggio al settembre 2009; Santi Formica (2006-2007), Francesco Scoma (2004-2006) e Nicola Leanza, che a capo degli uffici del Lavoro e della Formazione è stato per pochi mesi nel 2010 e oggi è capogruppo dell’Udc.
La Guardia di finanza avrebbe denunciato anche l’ex presidente dell’Ars Francesco Cascio (Pdl);Gaspare Vitrano, ex deputato regionale del Pd, sotto processo per concussione, per aver intascato mazzette riguardanti appalti del settore fotovoltaico. Compaiono anche Salvino Caputo, deputato del Pdl all’Ars. Seguono: Nino Dina, deputato regionale dell’Udc; Mimmo Di Carlo, del Pid; Salvo Alotta, del Pd, ex vice presidente vicario del consiglio comunale di Palermo e Gerlando Inzerillo, ex consigliere comunale di Grande Sud. Gli ultimi due esponenti politici erano candidati alle scorse elezioni comunali ma non sono stati eletti.
I finanzieri hanno denunciato complessivamente 40 persone: ventotto sono ex amministratori e funzionari dell’ente che avrebbero trasformato il Ciapi in un carrozzone mangiasoldi. Dodici sono invece esponenti politici, chiamati in causa per le regionali del 2008 e le comunali del 2012.