Una giornata non come tutte le altre, quella di mercoledì 20 febbraio, per l’Università di Messina. In poche ore l’ateneo peloritano è stato scosso da due notizie.
La prima, nel pomeriggio, è quella dell’arrivo de “Le Iene” a Messina, per un’inchiesta su “parentopoli”. In serata è arrivata poi la notizia della condanna del Rettore Tomasello a 3 anni e 6 mesi di reclusione per la questione del concorso di Veterinaria che doveva essere vinto dal figlio del preside Macrì.
Sul web non si sono fatte attendere subito le reazioni degli studenti. Per la prima notizia si passa dall’eccitazione per aver visto “Le Iene” a Messina, alla più giustificata delusione per essere caduti così in basso. In molti ammettono di non essere stupiti, poiché la questione dei “cognomi noti” che si ripetono tra gli elenchi dei docenti non è affatto sconosciuta. I commenti più frequenti sono comunque “vergogna”, “che schifo”, “guarda che novità”. La desolazione degli studenti è tanta, anche se qualcuno lancia qualche frecciatine alle stesse Iene: “prima Palermo, poi Messina, vorrei pero’ che questo di tour di mediaset proseguisse anche verso il nord, quello sarebbe un vero giornalismo”.
Poche ore dopo gli studenti accolgono, quasi con entusiasmo, la notizia della condanna a 3 anni e 6 mesi per il Rettore Tomasello. In tanti sul web commentano la notizia con soddisfazione: “finalmente”, “era ora”, “se lo merita”. In molti poi si “lamentano” della diminuizione della pena, rispetto ai 5 anni richiesti precedentemente.
Fa riflettere però uno studente che, sconsolato, afferma: “In molti esultano, ma io penso che la condanna di Tomasello non sia una vittoria, ma una sconfitta per l’intera città”.
Ancora non è stato possibile conoscere le reazioni dei candidati al Rettorato, anche perché vista la situazione, molti docenti preferiscono non sbilanciarsi. Poi, se sei un candidato alla successione di Tomasello, devi stare attento a non entrare in un campo minato. (SIMONE INTELISANO)