Ben 25 persone avevano trovato un modo “quasi originale” di portare droga in un paradiso turistico da anni sotto lo sguardo delle forze dell’ordine: le Isole Eolie. La principale sostanza stupefacente trasportata nelle cassette del pesce surgelato destinato alle Sette Sorelle era la Cocaina, la droga più costosa e per questo considerata “l’estasi dei vip”.
Importanti i risultati dell’udienza preliminare conclusasi ieri: 5 rinvii a giudizio, 4 condanne e 14 patteggiamenti. Una sola assoluzione.
Una volta stabilito il rinvio a giudizio per i cinque imputati che avevano chiesto per il rito ordinario – Samir El Harran, Pasqualino Eni, Nicola Formica, Giuseppe Marchetta, Fabio Giovanni Picciolo – si è proceduto all’analisi delle richieste di patteggiamento. I quattordici imputati che hanno deciso per questa veloce procedura, che vede un accordo con l’accusa, sono: Salvatore Cipriano, Alessandro Cucinotta, Cristian Delosa, Antonino Filetti, Carmelo Le Mura, Salvatore Recupero, Antonino Starvaggi, Massimo e Santino Taranto, Salvatore Torre, Francesco Isaja, Antonino Trovato ed infine Francesco Zaccone. Per ognuno di loro una pena giudiziaria e monetaria che va da un massimo di 5 anni di reclusione e 30.000 € di multa (inflitti a Santino Trovato) ad un minimo di 4 mesi di carcere e 2000 €.
Per i cinque che avevano invece chiesto il rito abbreviato si sono avute quattro condanne ed un’assoluzione: Giovanni Di Stefano 3 anni, 4 mesi e 11.000 euro di multa; Monica Fratto 1 anno, 10 mesi e 5.000 euro di multa ( con pena sospesa); Lorenzo Genovese 3 anni e 10.000 euro di multa; Federico Rando un anno, 8 mesi e 5.000 euro di multa (anche qui pena sospesa); assolto, «perché il fatto non sussiste», Antonino Bonaffini.
Il giudizio di ieri è il risultato di 4 pazienti anni di indagini concluse con l’operazione “Ice pool” dell’aprile del 2012, ad opera della Guardia Di Finanza del Comando provinciale di Messina e dei sostituti procuratori Vito Di Giorgio (Dda) e Fabrizio Monaco (procura ordinaria). Dalle ricostruzioni pare che la droga “viaggiasse”da Catania a Messina e di qui alle isole Eolie nel fresco di una cella frigorifera su ruote adibita al trasporto del pesce surgelato della ditta Iceberg Srl di Torregrotta. Principali clienti erano le isole Salina e Vulcano mentre i “magazzini” più importanti sarebbero stati Catania e Milazzo: quest’ultima si è rivelata più fornita della stessa Messina che, comunque, faceva buona concorrenza. Base operativa di tutto: una sala biliardo del villaggio Zafferia. Il sistema elaborato dai trafficanti era stato studiato nei minimi particolari e per questo le forze dell’ordine hanno dovuto pazientare anni per ottenere questo successo.