CONCORSO VETERINARIA, 3 ANNI E MEZZO DI RECLUSIONE PER IL RETTORE TOMASELLO

Il Rettore dell’Ateneo peloritano, Francesco Tomasello, è stato condannato a 3 anni e 6 mesi di reclusione in seguito al processo sul concorso d’accesso per la Facoltà di Veterinaria. Il concorso doveva essere vinto, secondo l’accusa, dal figlio di Battesimo Consolato Macrì, preside della stessa Facoltà.

Il Pm Adriana Sciglio aveva chiesto 5 anni di reclusione per Tomasello, ma dopo il processo la pena viene diminuita di un anno e mezzo. Condannato a 5 anni e 4 mesi il preside della facoltà di Veterinaria, Battesimo Macrì (3 anni gli sono stati condonati). Per lui interdizione perpetua dai pubblici uffici.Le altre condanne: 5 anni ed 10 mesi (3 anni condonati) al professor Giuseppe Piedimonte; 4 anni (3 condonati) al professor Antonino Pugliese; 3 anni e 9 mesi (2 anni e 2 mesi condonati) per Stefano Augliera ( più interdizione per 5 anni dai pubblici uffici); 2 anni a Salvatore Giannetto; un anno ed 8 mesi a Pietro Paolo Niutta e Giovanni Germanà; un anno e 6 mesi a Santo Cristarella, un anno e 4 mesi ad Antonina Zanghì.

Nell’ambito del filone di inchiesta che riguardava la gestione dei finanziamenti regionali erogati per il progetto Lipin, per cui furono indagati Eugenio Capodicasa, a capo del rettorato, e la moglie, Ivana Saccà, i giudici hanno deciso per loro la condanna a due anni, pena sospesa. Assolti perché il fatto non costituisce reato il docente Ugo Muglia ed i componenti del consiglio di facoltà di Veterinaria Francesco Abbate, Antonino Ajello, Emilia Ciriaco, Francesca Conte, Massimo De Majo, Giuseppa Di Bella, Antonino Germanà, Patrizia Germanà, Elisabetta Giudice, Rosaria Laurà, Giuseppe Mazzullo, Anna Maria Passantino.

Partecipa alla discussione. Commenta l'articolo su Messinaora.it