Adesso che deve traghettare spesso, vista la campagna elettorale che lo vede candidato al Senato ma dall’altro lato dello Stretto, il “responsabile” Scilipoti si è accorto che traghettare ha un costo esorbitante per chi è costretto a farlo giornalmente. E così, durante l’ultima traversata, ecco che un pensiero è balzato alla instancabile mente del politico barcellonese, uscito dalla porta dell’Idv e rientrato dalla finestra del Pdl, che è presto divenuto un “programma politico”.
“Negli ultimi anni il prezzo del biglietto per il traghetto Villa San Giovanni – Messina e’ piu’ che raddoppiato – ha verificato Scilipoti – andando ad incidere in maniera importante nel bilancio di quei lavoratori che quotidianamente sono costretti a spostarsi tra Calabria e Sicilia per ragioni di lavoro. Sarebbe opportuno – ha concluso durante la presentazione della sua campagna elettorale a Cosenza – in un Sud gia’ penalizzato sotto il punto di vista infrastrutturale, prevedere una tariffa simbolica da applicare ai residenti per tali spostamenti, favorendo cosi’ i lavoratori e la ripresa di tutto l’indotto che ruota attorno al porto .”
Intanto il “re dei peones” continua a seguire passo passo le dritte mediatiche del suo leader, così, in contemporanea con Berlusconi che ha promesso di restituire l’Imu, Scilipoti ha sopreso tutti con un annuncio shock: “Se sarò eletto – ha affermato– non solo intendo lasciare il 40% del mio stipendio in Calabria ma trasferirò in questa regione la mia residenza.”
Scilipoti, quindi, in barba ad ogni accusa di chi gli rinfaccia di non avere alcun titolo per presentare la propria candidatura, vuole diventare calabrese, intendendo aprire due uffici, uno a Villa San Giovanni (RC) e uno a Cosenza, “per essere presente sul territorio almeno una volta alla settimana ad ascoltare le istanze dei cittadini”.
La Sicilia adesso teme di perdere uno dei nuovi fari del centrodestra. (PAL.MA.)