In merito alla ricostruzione riportata da alcuni organi di informazione circa la vicenda che vede contrapposta la Cgil- Camera del Lavoro di Messina alla sig.ra Alma Bianco, ex dipendente licenziata e denunciata per appropriazione indebita e falso, e in seguito anche per calunnia, la Cgil di Messina e i suoi legali – avv. Ettore Cappuccio e avv. Francesco Fede – rilevano alcune gravi imprecisioni che ritengono di dovere puntualizzare ai fini di una corretta informazione.
Due sono le vicende processuali. Nella prima, scaturita dalla denuncia della Cgil di Messina, del segretario generale Lillo Oceano e di 7 segretari generali di categorie provinciali, la signora Bianco e il marito, Aliberto Carmelo, sono stati imputati dal Pubblico Ministero dottore Fabrizio Monaco per il reato di appropriazione indebita aggravata per 177mila € (e non per 60 mila, come erroneamente riportato dagli organi di informazione). In questo procedimento, nel quale la Bianco è imputata anche per falso e la cui prima udienza si terrà il prossimo 18 febbraio, la Cgil di Messina, il segretario generale Lillo Oceano e i sette Segretari generali di categoria provinciali si sono costituiti parti civili.
L’iscrizione nel registro degli indagati del segretario generale della Cgil di Messina, Lillo Oceano, scaturisce da un conflitto tra perizie, e in particolare dalla denuncia per calunnia presentata dal Segretario generale Oceano contro la signora Bianco per le dichiarazioni dalla stessa rilasciate nel procedimento di cui sopra e nell’ambito del quale, il Pubblico Ministero dott. Fabrizio Monaco, in data 8.5.2012, ha richiesto che la Bianco sia sottoposta a giudizio.
Sono tre le perizie calligrafiche che attestano in termini di certezza l’autenticità della firma del segretario generale Oceano. L’ultima di queste perizie, del 25.01.2013, redatta a confutazione della consulenza del Ris e che conferma ulteriormente l’autenticità della firma, è stata allegata all’atto di opposizione alla richiesta di archiviazione formulata dal Pubblico Ministero. Su detta richiesta e sull’opposizione alla medesima, si attende la decisione del Giudice per le Indagini Preliminari.
Il sig. Letterio Oceano, che già si era opposto alla richiesta di archiviazione del procedimento perché determinato all’accertamento della verità, è certo che, in tempi brevi, prevarrà la verità e sarà acclarata la sua totale estraneità al reato ipotizzato.