«Il mondo del teatro come rappresentazione del mondo» è rinchiusa in questa prima frase delle note di regia il senso di Eva contro Eva, spettacolo in scena al Teatro Vittorio Emanuele fino a domenica prossima, con Pamela Villoresi e Romina Mondello. La commedia, che ha la regia di Maurizio Panici, è la trasposizione teatrale del film All about Eve del 1950, diretto da Joseph L. Mankiewicz e narra l’ascesa di Eva Harrington nel mondo del teatro a scapito della famosa diva Margo Channing. Siamo naturalmente a New York durante gli anni d’oro del teatro, quando il cinema era ancora una novità e le dive non avevano tempo per firmare autografi. La giovane Eva, grande ammiratrice della Channing, riuscirà prima a farsi assumere come sua assistente e poi a conquistarsi le simpatie degli amici della diva, fino a diventare ella stessa un’attrice, dimostrando un’innocenza apparente e una grande caparbietà.
Eva contro Eva è una storia sul sogno di diventare attrice che si trasforma in un’ossessione che può condurre (anzi, in questo caso conduce) a giocare sporco. Una metafora molto attuale di un mondo «dove l’apparire è massima aspirazione per sentirsi “vivi” , per poter esistere». Assume così un significato tutto particolare il gesto di Margo Channing, che consapevole del nuovo che avanza, decide di farsi da parte. Lascia infatti il posto a una nuova diva, pronta a essere celebrata e osannata, ma soggetta a sua volta agli stessi attacchi e sotterfugi di cui si è servita per arrivare in cima.
Lo spettacolo che ha debuttato mercoledì ha parzialmente convinto il pubblico in sala. Durante l’intervallo mi è capitato di sentire un po’ i commenti degli spettatori e alcuni, forse prevenuti, vedevano l’anello debole di questa rappresentazione nella poca funzionalità della trasposizione cinema/teatro. Altri invece, notavano una certa lentezza nello sviluppo della storia. Personalmente anche io posso dire di aver visto uno spettacolo solo a tratti con un buon ritmo. Mi è piaciuta l’interpretazione di Pamela Villoresi (a mio giudizio la migliore sul palco), che ha ben interpretato le tante sfumature di Margo Channing, un personaggio non affatto scontato, forse l’unico vincente di tutta la storia, che ritirandosi compie un «atto consapevole e profondo, rispettoso del sé».
Eva contro Eva sarà in scena al Teatro Vittorio Emanuele fino a domenica prossima. Per orari e costi dei biglietti teatrodimessina.it