SERIE A, IL PUNTO: POGBA TRASCINA, DELNERI E GLI SNEIJDER AL PASSO D’ADDIO

 

Come non detto. Appena sette giorni fa parlavamo del totale reopening della corsa scudetto e di una Juve che sentiva caldissimo sul collo il fiato delle inseguitrici Lazio, Inter e Napoli, con i partenopei peraltro riavvicinatisi in settimana dopo esser stati graziati già nel secondo grado di Scommessopoli.

All’esito di questo ventunesimo turno di campionato, possiamo invece serenamente parlare di distanza di sicurezza (+5) ripristinata dagli uomini di Conte nei confronti dei più immediati competitors, tutti impantanati nei match domenicali ed incapaci, quindi, di rispondere per le rime allo straripante successo per 4-0 della capolista nell’anticipo di sabato sera contro l’Udinese.

E così, proprio nel momento più difficile della stagione con ben 5 punti lasciati per strada nelle precedenti due giornate, un’infermeria grandi firme (fuori anche Pirlo e Marchisio), in apparente generale debito d’ossigeno ed al cospetto di un avversario in pieno magic moment, la Juventus è uscita dall’angolo, smettendo i panni del pugile suonato per piazzare quattro montanti ben assestati, riprendere saldamente in mano l’incontro e rialzare la cresta, quella bionda di Pogba, campione in erba o forse già fatto il cui missile terra aria dell’1-0 resterà di certo in bella mostra nella vetrina di questa serie A 2012-13.

Procedendo con le gare del sabato, nella scoppiettante sfida del Barbera tra Palermo e Lazio i rosanero hanno tarpato le ali agli aquilotti, costringendoli ad un 2-2 che raffredda le velleità di scudetto della società del presidente Lotito. Pesa tantissimo nell’economia della partita il gol dello 0-2 -che verosimilmente avrebbe chiuso i giochi- ingiustamente annullato a Floccari. Ironia della sorte, lo stesso centravanti ex messinese era finito nell’occhio del ciclone una settimana or sono per il tocco di mano, galeotto e decisivo, contro l’Atalanta, a riprova del fatto che i favoritismi arbitrali davvero si compensano, eccezionalmente anche a brevissimo termine.

Hanno sostanzialmente deluso le attese, invece, quelli che dovevano essere i due piatti forti del menù settimanale, ossia Fiorentina – Napoli e Roma – Inter, conclusesi curiosamente con lo stesso risultato di 1-1, maturato in entrambi i casi nei primi 45 minuti di gioco e con la stessa successione delle reti: vantaggio dei padroni di casa a metà frazione e pareggio ospite in chiusura di tempo. Insomma, un gol ciascuno e un’occasione sprecata per tutte e quattro le compagini, che restano a galleggiare nelle zone nobili della classifica senza riuscire ad imprimere un’accelerazione decisa alla propria stagione.

Nella giornata dei pareggi, ben cinque, spicca il successo del Milan, che a San Siro ha superato il Bologna per 2-1 grazie alla doppietta di un ritrovato Giampaolo Pazzini, per tre punti che valgono il sorpasso ai danni della Roma al sesto posto in classifica. La zona Champions dista ancora nove lunghezze ma la campagna elettorale dovrebbe presto regalare ai tifosi rossoneri il figliol prodigo Kakà e -perché no- anche un altro colpo in attacco, magari di colore. A proposito di mercato, la Milano nerazzurra saluta Wesley Sneijder, passato ufficialmente al Galatasaray; gli italiani tutti, la sua bellissima Yolanthe.

Proseguendo lo screening del weekend pallonaro, la debacle casalinga contro l’ottimo Catania è costata la panchina del Genoa al sempre difficilmente comprensibile Gigi Delneri: davvero troppo pochi 8 punti in 13 partite per evitare l’esonero da parte del contestatissimo Preziosi. La patata bollente passa adesso a Ballardini, che torna al timone del Grifone ad un anno e mezzo di distanza. Non conosce sosta, invece, la marcia del Torino, anch’esso corsaro col risultato di 2-0 a spese del Pescara. Con questa vittoria i granata volano a quota 26, forti di un +9 sulla zona calda che sa già di ipoteca sulla salvezza.

Nelle altre partite, da segnalare l’importante successo di misura tra le mura amiche del Siena fanalino di coda, con Iachini che consuma la sua personale vendetta nei confronti della Sampdoria, e gli ulteriori 1-1, con relativa spartizione della posta in palio, tra Chievo e Parma (ancora a segno Belfodil) e in Atalanta-Cagliari.  (JODY COLLETTI)

 

 

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