MAFIA: VERTICE ALLA PROCURA DI BARCELLONA, SONIA ALFANO: “SONO BESTIE”, COLLICA: “NON CI FAREMO INTIMIDIRE” (VIDEO)

 

Si è tenuto giovedi’ 3 gennaio, per quasi due ore, l’incontro di tutte le forze dell’ordine impegnate nell’inchiesta sugli omicidi avvenuti recentemente a Barcellona. La tavola rotonda, voluta fortemente dall’Eurodeputato Sonia Alfano e cercata anche da altre forze politiche ed investigative,  secondo le interviste da noi raccolte è stata utile a rafforzare i rapporti di collaborazione e cooperazione tra i tanti ordini chiamati ad occuparsi dell’accaduto, studiandone le molteplici sfaccettature. La Guardia di Finanza, la Procura di Barcellona, la Dda di Messina, l’Arma dei Carabinieri e la Polizia, nonché altri soggetti e non ultimo il Direttore della Commissione Europea Antimafia, Sonia Alfano, hanno presenziato discutendo della situazione a porte chiuse, forse dividendo da adesso i campi di ricerca per fare luce sul movente e sulle dinamiche di questi omicidi. Riassumendo quanto ascoltato, si può notare come l’Onorevole Sonia Alfano parli di vera e propria “guerra di mafia” e non di “avvisaglia”: in pratica, a differenza di quanto detto sinora, per la figlia di Giuseppe Alfano questi sono i primi – e si spera gli ultimi – colpi di cannone di un conflitto già iniziato.

Sulle possibili cause si esprime, con un parere personale che non è derivato dalle indagini sulle quali v’è ancora il più stretto riserbo, il primo cittadino Maria Teresa Collica: “Penso che potrebbe essere il segnale di un vuoto creatosi in seguito ai recenti arresti di massa. Una debolezza che fa sì che adesso vi sia una lotta, interna o esterna non è dato saperlo, per ripristinare equilibri saltati grazie all’ottimo lavoro delle forze dell’ordine. Questa situazione va monitorata, con una risposta dello Stato giunta oggi stesso, e non bisogna cedere agli atti intimidatori di malviventi che cercano di riguadagnare terreno.”

Individui che Sonia Alfano ha definito “bestie, con rispetto per le bestie”, rinnovando la solidarietà alla popolazione barcellonese e soprattutto affermando che farà una relazione alla Commissione Europea giorno 10 gennaio per non abbandonare “una popolazione che non può vivere nella paura perché non lo merita.” Sempre Sonia Alfano anticipa un ulteriore intervento, più di monitoraggio che di azione, ma pur sempre utile ed importante: il Capo della Polizia Tedesca, in visita per il vertice di giorno 8 al Palacultura locale,  ha già detto di volersi fermare per alcuni giorni a Barcellona così da farsi un’idea della situazione; un segno di come non solo i Barcellonesi ma anche altri Stati europei siano stati colti alla sprovvista da una violenza che non ci si attendeva.

Infine l’intervista al sostituto procuratore Fabio Sozio ci conferma come il riserbo sia d’obbligo per chi indaga, convinto che non si sia ancora al punto di dover preparare un piano di sicurezza simile a quelli di venti anni fa. L’ultima esortazione del Dott. Sozio è rivolta a tutti i Barcellonesi: non cedere alla paura ma collaborare anche semplicemente non arrendendosi alla forma mentis mafiosa. Il primo imperativo è non tornare indietro, con la mente e con le azioni, di oltre venti anni. (CARMEN MERLINO)

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