E’ il giorno del 104esimo anniversario del terremoto che distrusse Messina. Ottanta mila vittime che sono state ricordate nel corso di una cerimonia di commemorazione, a cui ha partecipato il presidente del Consiglio comunale Giuseppe Previti.
La Nobile Arciconfraternita della SS. Annunziata dei Catalani ha deposto, anche a nome della cittadinanza, una corona d’alloro ai piedi della statua raffigurante Messina, posta a Largo Minutoli, di fronte Palazzo Zanca.
L’evento si svolge dal 1992 quando, per volontà di due confrati ormai defunti, si decise di organizzare, in sinergia con l’Amministrazione comunale, il gesto commemorativo di un evento catastrofico, che mutò la storia di Messina. Il corteo, con in testa bandiera e corona dell’Arciconfraternita, è partito alle 11.45 dalla Chiesa dell’Annunziata dei Catalani di via Garibaldi, per raggiungere Largo Minutoli, dove si è conclusa la cerimonia.
Un altro momento particolarmente suggestivo si è svolto al Gran Camposanto, dove alla commemorazione è seguito un intervento del prof. Giuseppe Rando, dell’Università di Messina, per un ricordo di Edoardo Giacomo Boner, uno dei numerosi “intellettuali” messinesi caduti nella tragica notte. E tra le parole, la citazione di Giovanni Pascoli: “qui dove è finita la storia, inizia la poesia”.
E nel segno della poesia anche la cerimonia in mare di una delegazione cittadina guidata dalla poetessa Maria Costa, che si è portata su una motovedetta della Marina Militare nelle acque antistanti alla stele della Madonnina del Porto, per deporre una corona di fiori.