Continua inarrestabile la marcia dell’Atletico. Questa volta a farne le spese è il Camaro, costretto a cedere al confronto con gli uomini di Giacobbe. Risultato di 2-0 che premia il grande sforzo sostenuto dai ragazzi per 90 minuti. A Chillè, il goal nella prima frazione, replica Vitanza allo scadere. Una nuova imposizione interna per i bianco-azzurri, arrivati alla terza vittoria di fila. Dopo un inizio di stagione un po’ sconfortante con 0 punti in quattro partite, adesso la matricola Atletico sta trovando la giusta sintonia, seminando sconfitti lungo il suo cammino. Sono 10 le reti realizzati in campionato, di cui nove solo nelle ultime tre gare. Questo a conferma della netta fase ascendente che la squadra sta attraversando. Dopo la sosta, sarà Monforte San Giorgio la terra di possibile conquista dei bianco-azzurri. Potrebbe essere la vera occasione per avvicinare l’inaspettata zona play-off.
La cronaca
Inizio largamente posticipato, per via della gara antecedente a questa, terminata con 20 minuti di ritardo. Si inizia alle 16.55 (orario da calendario 16.30). Quasi tutta la partita quindi, si gioca alla luce dei riflettori (la prima volta in “notturna” per l’Atletico). Padroni di casa che non abbandonano la casacca dorata, mentre Camaro con la tradizionale divisa giallo-rossa. Nella prima frazione, l’Atletico attacca dalla sinistra alla destra rispetto alle panchine. Tra i pali confermato La Fauci, dopo la buona prestazione all’esordio. Rispetto alla scorsa gara, solo un cambio: Interdonato prende il posto di Quattrone sulla destra. Ancora confermata la coppia d’attacco Bonanno-Rosselli. Nicocia, nonostante una leggera influenza, occupa la corsia di sinistra come da previsioni. Partenza positiva per i padroni di casa. Il buon gioco espresso nelle ultime sfide, da sicurezza agli 11 in campo. Molto articolato il fraseggio che porta poi al lancio verso le punte. All’8’ l’episodio che indirizza la partita: viene fischiata una punizione dai 20 metri a favore dei padroni di casa. Sul pallone si presentano al solito Nicocia e Bonanno. Da quella posizione però – sinistra offensiva dell’Atletico – molto più indicato è il tiro verso la porta di un destro naturale, come quello del numero 10 bianco-azzurro. È proprio lui a sganciare il tiro che, superata la barriera, si infrange sul palo. Ma sulla respinta di quest’ultimo, il lesto Chillè trova il modo di anticipare tutti e insaccare. Rete probabilmente realizzata di ginocchio, ma la cosa che conta è che l’esterno destro sblocca la partita e inevitabilmente modifica l’approccio tattico delle due squadre. Per Chillè arriva la seconda marcatura stagionale, dopo il goal di una settimana fa contro il Trinacria. Il Camaro non subisce il colpo. Anzi alza il baricentro e pressa parecchio in fase di non possesso. Senza rendersi particolarmente pericoloso, trova il modo però di tenere palla e cercare l’imbeccata giusto per gli avanti in maglia rossa. Ma complice la prova fenomenale della coppia centrale difensiva Milazzo-Mascaro, l’Atletico non soffre poi cosi tanto. Infatti, trova il modo di rendersi nuovamente pericoloso al minuto 28: l’instancabile motorino Galletta, recupera palla al centro del campo. Dopo averla portata per un paio di metri, serve in profondità Bonanno, che intanto aveva fatto il movimento utile ad eludere il fuorigioco. L’assist perfetto è un’occasione ghiotta per raddoppiare. Ma il capitano dei padroni di casa, una volta stoppato il pallone, prova a spostarsi la palla sul destro, invece che provare la conclusione con il piede debole. A tu per tu con il portiere, questa indecisione costa cara. Complice anche il terreno di gioco, che di fatto sposta, dopo il primo controllo, la sfera nuovamente sul sinistro del numero 10, la sua battuta a rete si spegne sul fondo. Rammarico dalla panchina per il mancato quinto goal stagionale di Bonanno. Quattro minuti più tardi però, è nuovamente il centravanti di casa ad avere l’occasione giusta: questa volta viene servito nella parte centrale del campo, sulla trequarti. Con una finta di corpo, elude l’intervento avversario. Al limite dell’area fa partire il diagonale di sinistro che però non impensierisce il numero 1 avversario. Il Camaro non ci sta. Giocano molto sull’esperienza gli ospiti. Le carte d’identità parlano chiaro: in quanto ad età, non c’è partita. Consapevoli di ciò, giocano proprio sull’anello debole dei bianco-azzurri. Al 44’ avrebbero l’occasione per pareggiare i conti. Nella sinistra offensiva, gli viene fischiata una punizione: la traiettoria con il destro è molto insidiosa, ma preda di un difendente di casa. Ma sulla respinta, piompa un attaccante ospite che gira verso i pali di La Fauci. Quest’ultimo compie un vero e proprio miracolo: vola sulla sua sinistra, impedendo al pallone di entrare. Il Camaro stava già per esultare, ma la deviazione a palmo aperto del numero 1 bianco-azzurro, strozza loro la gioia del goal. Episodio poco chiaro in area di rigore al 2’ di recupero: gli ospiti hanno a lungo chiesto un penalty per tocco di mano di Mascaro. L’arbitro, abbastanza vicino all’azione incriminata, non ha ravvisato alcuna irregolarità. Si chiude 1-0 la prima frazione.
Secondo tempo che inizia quando ormai il cielo è completamento buio. L’illuminazione del “N.Bonanno” permette comunque un buon proseguimento di gara. Subito un cambio in casa Atletico: Tripodo, prende il posto dell’acciaccato Chillè, la cui prestazione resta positiva per via della rete in apertura che permette alla sua squadra di essere in vantaggio. Il neo-entrato sostituisce l’autore del goal nella posizione, con l’assetto tattico della squadra che non viene modificato da un soddisfatto mister Giacobbe. La partita prosegue sulla falsa riga della prima frazione: senza creare vere e proprie pale gol, il Camaro riesce comunque a tenere il pallino del gioco, con l’Atletico pronto a ripartire in fase di recupero palla. Alla vigilia si sapeva: gli ospiti, in piena zona play-off, avevano necessità di punti e sono scesi in campo con la giusta mentalità, per portarli a casa. La matricola Atletico però, senza un vero e proprio obiettivo, gode della grande possibilità di vivere partita dopo partita, risultando come un’incognita nel pre-gara. Al 13’ un intervento sulla linea laterale sinistra di Emanuele Vinci, obbliga l’arbitro a sospendere momentaneamente il gioco: infatti resta a terra un avversario, che non sembrava essere stato colpito duramente. Ma lo scontro, ha causato un serio infortunio per il ragazzo, rimasto a terra per parecchi minuti (5 per l’esattezza). L’arrivo dell’ambulanza, ha permesso allo stesso di essere trasferito in una struttura idonea a consentirgli una diagnosi più dettagliata. Il direttore di gara di fatto, ferma il tempo. E quindi alla ripresa del gioco, siamo ancora al minuto numero 13. A conferma di quanto detto in precedenza, il tentativo di rimonta degli ospiti è racchiuso in sole due palle goal: un tiro da lontanissimo mette i brividi a La Fauci, probabilmente un po’ fuori dai pali. Lesto a rientrare però, il numero 1 di casa riesce ad allungarsi e ad evitare che la sfera lo beffi a pallonetto. Poco più tardi, una delle poche azioni manovrate ospiti, porta al tiro ravvicinato un avanti in maglia rossa. Ancora una volta però, è bravo l’estremo difensore dell’Atletico ad impedire pericoli alla sua squadra. Doppio cambio nel giro di pochi minuti per i padroni di casa: prima è Morabito, rientrato dopo l’assenza per motivi lavorativi, a prendere il posto dell’esausto Vinci. Per quest’ultimo prova, come al solito, positiva: grande sacrificio e ottima corsa per il compagno di reparto di Galletta. Nonostante di natura sia un esterno, il neo-entrato si piazza proprio al posto di Vinci, al centro del campo, per garantire forse più geometria e meno recupero palla. Poco dopo terza sostituzione per mister Giacobbe. Vitanza prende il posto di Rosselli. Anche per lui gara di grande sacrificio alle spalle del centravanti. Sono proprio i due nuovi entrati a confezionare l’azione che vale il raddoppio, quando siamo giunti al quarto dei 5 minuti di recupero concessi dall’arbitro. Morabito recupera palla e se l’allunga sulla fascia sinistra. È più fresco degli avversari e si vede: riesce a trovare lo spunto vincente con una grande progressione palla al piede. Una volta entrato in area, non si lascia prendere dalla voglia di concludere a rete, ma vede in parallelo l’arrivo di Vitanza. Servito, il centravanti vecchia maniera dei bianco-azzurri, non fa altro che toccare la sfera, che rotola alle spalle dell’incolpevole estremo difensore ospite. Partita dunque, che termina sul punteggio di 2-0 per l’Atletico. Inutile dire di come l’ambiente è ampiamente soddisfatto della terza imposizione stagionale. Il mister ha avuto grandi conferme da questa partita. 3 punti importanti, anche perché arrivati dopo una settimana di pre-gara, con un unico allenamento, per via delle condizioni climatiche estreme che non hanno permesso la sessione prevista martedi 18. Ancora più decisivo perciò, questo successo. Adesso meritata pausa per i ragazzi, che torneranno in campo dopo le feste, il 28. Sarà quella l’occasione per allenarsi, ma anche festeggiare tutti insieme l’arrivo del nuovo anno.
FORMAZIONI:
ATLETICO MESSINA: La Fauci, Insana, Interdonato, Galletta, Mascaro, Milazzo, Nicocia(vk), Vinci E(Morabito), Rosselli(Vitanza), Bonanno (K), Chillè(Tripodo).
A disposizione: Parisi, Quattrone, Spinella, Marchetta.
All. Franco Giacobbe
CAMARO MESSINA:Boncordo, Foti, Scimone, Russo, Frisone (K), Ardizzone, Ferrara, Zagarella, Tripi D, Spuria, Tripi C (vk).
A disposizione: Raffaele, Davi, Gulletta, Augimeri.
All. Antonino Aloisi