CHILOMETRO UNO: L’APERITIVO TEATRALE CHE RICONCILIA E CONTAMINA (VIDEO)

 

 

L’iniziativa dell’ Associazione Culturale Querelle e Retronouveu è una sfida all’autoreferenzialità di molte proposte culturali che restano soffocate dalla mancanza di un’adeguata apertura alla variegata società messinese. Il teatro e l’aperitivo. L’attore e il contatto con lo spettatore. Può ancora far discutere, emozionare, infrangere quelle barriere che impediscono a molti di considerarsi intellettualmente o anagraficamente poco adatti al ruolo di pubblico, o peggio di massa critica. Sarà l’idea, poco originale ma sicuramente efficace, di contaminare gli spazi e i luoghi, attraverso i contenuti. E in questo caso l’occasione è la rassegna teatrale CHILOMETRO UNO che sarà aperta il 28 novembre dall’energica performance di Lucia Sardo che con lo spettacolo La Madre dei Ragazzi, dedicata alla vita di Felicia Impastato, si propone di incontrare il pubblico nei locali del Retronouvou che per  il prossimo mese, fino al 30 dicembre, propone sette appuntamenti in collaborazione con la rete siciliana di drammaturgia contemporanea Latitudini presieduta da Gigi Spedale.

“L’idea nasce dalla necessità di valorizzare gli spazi più attivi in città, attraverso una collaborazione congiunta di operatori che coraggiosamente intraprendono la strada della creatività artistica quale oggetto e arma di difesa dalla stasi e dalla crisi valoriale. Con l’intento di arrivare a chiunque e di diffondere con onestà il teatro, la musica e la performance in senso ampio, la rassegna si configura come valido sostegno alla realtà giovane e contemporanea”.

Denso il programma delle serate, che si svolgeranno a partire dalle 21 (ingresso 6 euro) con l’agevole formula della visione dello spettacolo unito all’offerta di un drink con buffet e proseguiranno con un dj-set. Una location diversa per apprezzare le performances di ospiti d’eccezione quali Roberta Torre, Lucia Sardo, Roberta Gulisano, Vincenza Di Vita, Turi Zinna, Savi Manna, I Maniaci D’amore, Vincenzo Tripodo.

Ecco nel dettaglio il programma della rassegna:

Mercoledì 28 novembre

LA MADRE DEI RAGAZZI

spettacolo sulla vita e la lotta di Felicia Impastato

Lucia Sardo

Lucia Sardo si forma come attrice nel Teatro di Ventura, gruppo di ricerca teatrale con sede a Treviglio (BG). Nel 1981 il gruppo si trasferisce a Santarcangelo di Romagna dove fonda l’Istituto di Cultura Teatrale e organizza per diversi anni il Festival del Teatro di Strada, festival che dagli anni Settanta è stato il punto di riferimento internazionale per il teatro sperimentale. Sullo spettacolo che racconta della madre di Peppino Impastato rivela la Sardo Per una volta mi piacerebbe che non fosse la mamma di Peppino, ma Peppino il figlio di Felicia. Il frutto è stato Peppino, ma l’albero su cui è nato quel frutto è Felicia”.

 

Mercoledì 5 dicembre

 IL MURO

cronachetta di una civile apartheid

Giancarlo Trimarchi e Turi Zinna – Live & Drama set

Questa è una storia di San Berillo. Del vecchio quartiere di San Berillo che adesso non c’è più. Una storia fatta di tante storie, se non del tutto vere, quasi per niente inventate. Una storia che comincia sotto il fascismo nella bottega di un barbiere a via Maddem. Gioacchino Ruffino, al numero 19 di via Maddem. Perché la Storia è fatta di casualità e disegna trame inevitabili. Dipana dal fuso di Ananke le nostre biografie e le intesse nell’ordito di Cloto. Non puoi seguire ogni filo da solo. Nessun filo esprime l’intera trama. E’ nell’intreccio che si delinea la forma di una vita, che si chiarisce il senso della sua avventura, che rimane impresso il suo segno nella Storia.

 

Domenica 9 dicembre

LA MINATA DI LI DEI

di Micio Tempio

Vincenzo Tripodo

Domenico Tempio é il maggiore poeta riformatore siciliano, contemporaneo del Parini in Lombardia. Meno famoso o addirittura sconosciuto perché ha quasi sempre scritto in siciliano. Lingua ufficiale del Regno di Sicilia, quella degli atti notarili, delle bolle e dei regi dispacci. Sparito il Regno di Sicilia, il siciliano come tutte le lingue che non possiedono passaporto è stato declassato a dialetto rendendo “minore” la sua letteratura. Eppure ancor oggi il Tempio lo si chiama all’antica, “Micio” conferendogli familiarità e affetto, riconoscimento e adesione[1]. Micio Tempiu fu “… ammirato e lodato dai suoi contemporanei, ma dopo la morte la sua opera è stata quasi dimenticata, tranne alcuni componimenti di carattere licenzioso che, pubblicati alla macchia, gli hanno dato ingiusta fama di poeta pornografico.”

 

Mercoledì 12 dicembre

DESTINI COATTI

voce Roberta Gulisano contrabbasso Giovanni Villafranca

 chitarra Carmelo Pinzone clarinetto Jossy Botte

voce recitanteVincenza Di Vita

“Destini Coatti” è il nuovissimo album di Roberta Gulisano, giovanissima cantautrice ennese erede di una tradizione di cantautorato italiano, che fonda le sue radici nella ricchezza contenutista e violenta delle parole che ricorda Rosa Balistreri. Dal folk al jazz “La Guli” si muove brillantemente sulle note attraverso una gestione ballerina e cinica su impianti ironici che colorano la parola di forbita consistenza. Giochi di parole e perle di saggezza popolare vengono imbastiti su un’apparenza di leggerezza. –  Spregiudicate e pruriginose parole recitate da Vincenza Di Vita condiranno le sonorità della Gulisano, grazie a estratti da vicende erotiche narrate attraverso la storia del Libertinismo fino ai giorni nostri. De Sade, Rimbaud e Cappellani, monologhi pulp e conturbanti narrazioni attraversano racconti originali, inediti dell’autrice  performer.

                                                                               

Domenica 16 dicembre

ROBERTA TORRE

 

Domenica 23 dicembre

IL NOSTRO AMORE SCHIFO

Maniaci D’amore

Luciana Maniaci e Francesco D’Amore 

“Il nostro amore schifo” è un’indagine semiseria sul sentimento intricato della gioventù, sezionato e fatto a pezzi da due figli del nostro tempo, ingenui e spietati. E’ uno spettacolo di parola, una storia di non-amore durata decenni e condensata nel giro di un’ora, tra apici sublimi e biechi deragliamenti, nel tentativo di comporre la guida illustrata della prima esperienza sentimentale, letta come rito di passaggio obbligato prima di consacrarsi alla tiepidezza e alla stabilità dell’età adulta.

 

Domenica 30 dicembre,

IMPORTANTE, MOLTO IMPORTANTE:SESSO

estratto dalla trilogia Sesso, Droga e Rock & Roll

Savi Manna e Ilenia Maccarone

Il primo capitolo della trilogia è ambientato nel 1995 e attraverso un accattivante linguaggio poetico racconta la vicenda di un dialogo tra un taciturno cliente e un’esuberante prostituta. L’autore rivela “nella trilogia ho costruito un percorso immaginario dove nel primo capitolo l’incontro fra l’uomo e la donna avviene su due binari che mai si incontreranno, nel secondo capitolo invece i due protagonisti si muovono su due diagonali e nel punto di unione si respingono come due calamite con uguale polarità, mentre nell’ultimo capitolo ho voluto cancellare la tridimensionalità: il rapporto tra l’uomo e la donna è visto attraverso un gioco di ombre.”

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