Dopo la decisione adottata dal commissario Croce di chiudere Casa Serena entro il 31 dicembre, non si fermano le reazioni. Accanto ai sindacati, che l’hanno definita una “dichiarazione di guerra” programmando già per lunedì presidi permanenti, arriva il secco giudizio negativo espresso del PD con una nota del segretario cittadino Grioli.
“Sin dall’insediamento del Commissario Straordinario, Luigi Croce, abbiamo manifestato l’intenzione di collaborare e cooperare al delicato compito di transitare il Comune di Messina in questa fase emergenziale – si legge – Non possiamo tuttavia rinunciare a esprimere i nostri valori di riferimento: giustizia sociale, solidarietà e attenzione agli ultimi. Per questo riteniamo assolutamente inopportuno l’annuncio della chiusura di Casa Serena per l’impatto sociale che questa scelta avrebbe sui numerosi anziani che usufruiscono dei servizi e, allo stesso tempo, sui lavoratori che quei servizi erogano, da anni”.
“Occorre attivare ogni sforzo per adeguare la struttura alle prescrizioni normative – propone il partito democratico – perseguendo soluzioni innovative anche con il coinvolgimento di privati, e se necessario apportare le opportune modifiche alle modalità gestionali ed organizzative ma in evitare assolutamente di smantellare l’ennesimo presidio di welfare locale.
Ribadiamo la necessità di confronto su temi di questa rilevanza, attraverso la concertazione, strumento privilegiato di governo nelle fasi complesse, affinché l’impegno delle istituzioni e di tutte forze sociali, politiche e sindacali possa evitare che lo squilibrio economico di Palazzo Zanca pesi ulteriormente sulle categorie sociali già gravate dalla crisi socio-economica in atto.
Il rigore dei tagli agli sprechi deve accompagnarsi all’equità sociale per gettare le basi per un progetto di sviluppo della città di Messina”.