Sin dagli esiti delle scorse amministrative si è immediatamente pensato alla possibilità di “assestamenti” o lotte all’interno del consiglio comunale barcellonese, essendovi un sindaco e relativa giunta di sinistra (o comunque elette da un insieme di liste tra le quali quella di Rifondazione) ed una maggioranza dei consiglieri del PdL.
E le scosse vi sono state sin dai primi giorni, con la costituzione di nuovi gruppi e molti cambi di alleanze. Sino ad oggi: di pochi giorni fa la decisione di Carmelo Cutugno, votato nelle liste civiche “Calderone Sindaco”, di passare al PD, segnando un curioso cambio di “corrente” poiché sin adesso ad attrarre adesioni era stato il PdL. Ciò potrebbe essere dovuto al flusso di voti che il PD è riuscito a portare al neoeletto Crocetta in queste regionali, voti che hanno fatto parlare di un ulteriore cambio di preferenze in una Barcellona che era considerata un caposaldo del centrodestra. E ne sono prova i numerosi onorevoli del partito democratico votati dai Barcellonesi negli ultimi anni: fra essi il riconfermato economista Franco Rinaldi e l’avvocato Francantonio Genovese recentemente finito nel mirino di Panorama. Proprio con quest’ultimo si è incontrato Cutugno per proporsi al PD.
Ma qualcos’altro è cambiato nella distribuzione di ruoli e simboli in consiglio: lunedì scorso, 13 Novembre, un gruppo “misto” di consiglieri ha “licenziato” il presidente della prima commissione, Franco Calabrò (PdL), accusandolo di eccessivo appoggio alla controparte. A raccogliere le adesioni alla sfiducia è stato il compagno di partito (nonché suo vice) Mariano Bucolo che ha trovato l’appoggio di Francesco la Rocca (sempre PdL) e di due esponenti del Pd: Lorenzo Gitto e proprio il neoaccolto Carmelo Cutugno. Questo comporterà una nuova votazione per l’assegnazione dei due incarichi, quello di presidente e vice, mentre il PD, rappresentato dall’onorevole Genovese, sembrerebbe voler proporre al Sindaco Maria Teresa Collica un’alleanza duratura.
Altro colpo di scena quest’ultimo, seppure previsto da alcuni ben informati: infatti se da un lato i consiglieri del PD si sono visti favorevoli a molti provvedimenti ed iniziative della Giunta Collica, dall’altro vi è il continuato ed intenso botta e risposta tra lo stesso PD e la giunta per il ritardo di quest’ultima nella presentazione del ricorso al patto di stabilità.
Così, adesso, i cittadini attendono sviluppi, consapevoli che forse la scelta verterà tutta tra la possibilità di far prevalere i numeri (quelli che il PD può vantare in consiglio) e la decisione di non allargare gli schieramenti mantenendo invariati gli equilibri decisi dal voto di maggio, evitando possibili scontri su quello stesso programma elettorale che, si dice, non era piaciuto al PD all‘inizio dell’anno quando appoggiò il candidato di Mpa e Fli. (CARMEN MERLINO)