SAN FILIPPO SUPERIORE E’ L’ANTICRISI (GALLERY)

 

In tempi di crisi e  in barba a tutti i fenomeni depressivi, la comunità di San Filippo si è riunita domenica sera (11 novembre) nei pressi della scuola ed ha organizzato la prima edizione  de   “a festa du paisi”.

Nata dalla volontà dei giovani di San Filippo che hanno avuto la capacità di mischiare come in una pozione d’altri tempi… ingredienti semplici ma dal risultato efficace: una quantità industriale di dolci variegati, prodotti dalle mamme di ogni età,  frutta di stagione dei nostri alberi, la salsiccia del macellaio, rigorosamente cotta  alla brace dai i sig.ri  Rustuturi, il buon pane dei due panifici,  il tutto innaffiato da vino genuino, e ci scuserete se manchiamo per un attimo rispetto alla tradizione, ma era presente anche  la  coca cola per i bambini,  a copertura di varie ed eventuali,   un piccolo  contributo economico dal tabaccaio e dal  sig. putiaru.

Questo quadro delizioso e genuino  aveva per cornice una formazione folcloristica  di  musicisti di grande esperienza:  fisarmonica, tamburelli e non ultime  le eccezionali zampogne le cui melodie, oltre a farci  ricordare il Natale, hanno sempre il potere di farci tornare bambini….ma se è per questo a San Filippo è sempre Natale, in quanto a curare la tradizione della zampogna sono in parecchi. Pertanto, se venite a trovarci in agosto o in qualsiasi altro periodo dell’anno, è probabile che li sentirete  allenarsi, provando magari le nuove zampogne.

Aspettate,  non è tutto.  I giovani organizzatori, semmai ce ne fosse stato il bisogno, hanno accresciuto l’interesse dei paesani, sorteggiando un  bellissimo presepe realizzato da Giuseppe  e vinto da una coppia di paesani,  che passata l’euforia della vincita e ammirata la piccola opera d’arte….sono andati un pò sul pratico, guardandosi negli occhi e dicendo: “ e ora….aunni u mintemu?”.

San Filippo Superiore, un tempo il paese dei mulini a vento, funzionali alla macina del frumento,  è da tempo un paese  come tanti altri : un pò dimenticato e molto trascurato.  L’unico tangibile intervento  sono due ponti, che ci permettono di attraversare il paese (devo dire a mio giudizio  bruttissimi, ma noi zitti zitti  ce li teniamo, ndr):  sapete per tanto tempo abbiamo dovuto attraversare il  paese guadando il torrente, che talvolta come la cronaca ci ricorda “non scherza”….

Certo anche noi paesani dobbiamo e possiamo fare e pretendere di più, perché in tempi di crisi, una crisi che ancora non ha mostrato il vero volto, queste piccole comunità possono fare la differenza: i valori sono piu forti, il senso della famiglia è ancora assai presente. Tutto questo non sarà un antidoto alla crisi,  ma può aiutare tanto tanto.

Che dire, mi sarebbe piaciuto nominare tutti, ma non è possibile: allora ho scelto un rappresentante della splendida  serata, l’artista che ha realizzato il bellissimo presepe, Giuseppe Galletta prossimo laureando in scienze bancarie ed assicurative,  uno poco “choosy”, ma molto bravo.  (JOSE’ VILLARI)

 

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