Alcuni degli scatti più significativi del Maestro Aldo Pintaldi, sono stati esposti al Palacultura dal 13 ottobre ad oggi 31 ottobre, in una mostra intitolata ‘Messina, dalla distruzione alla rinascita’. Viste le numerose richieste di cittadini che desiderano ammirare le foto di Pintaldi e non hanno potuto farlo, perché per problemi tecnici al Palantonello la personale è rimasta senza luce per diversi giorni, l’amministrazione ha deciso di prorogare il periodo di esposizione fino al 15 novembre. La rassegna è organizzata dall’associazione ComunicArte con il patrocinio di Soprintendenza ai Beni Culturali e Comune di Messina. Migliaia gli alunni di scuole messinesi, gli esperti di fotografia e i semplici cittadini che hanno già visionato l’esposizione.
Lo scorso 27 ottobre è stata consegnata una targa d’argento per i 60 anni di attività e la sua arte universalmente riconosciuta’ al Maestro Aldo Pintaldi, fotografo messinese noto in tutto il mondo.
Nato a Messina il 18 dicembre del 1928, ma registrato all’anagrafe il 1 gennaio 1929, Pintaldi sin da giovanissimo si appassiona e si accosta al mondo della fotografia eseguendo i primi scatti con una vecchia Voiglander Briliant di proprietà della mamma e, a rischio della propria vita, fotografa dalle colline della zona nord di Messina, le fortezze volanti mentre bombardano la città di Messina. Primo fotografo della Fiera Internazionale di Messina e fotoreporter della rassegna cinematografica che si è svolta all’interno della cittadella fieristica. Nelle sue foto ha ritratto tutti gli attori della cinematografia mondiale del periodo da Gassman, a Manfredi a Sordi a Ingrid Bergman. Fototecnico ufficiale del Policlinico Universitario di Messina e per anni unico riferimento nella sua città, dei centri ospedalieri, degli studi di specializzazione, dell’istituto di Fisiologia dell’ospedale Piemonte, diviene bene presto il fototecnico più ricercato per eseguire particolari lavori di ricerca anche da Catania e Reggio Calabria.