Quattro milioni di siciliani domenica 28 ottobre sceglieranno il nuovo presidente della Regione in un turno elettorale quanto mai incerto, primo test in vista delle politiche di primavera che apriranno la strada al successore di Mario Monti. Si vota in un giorno solo, i seggi infatti saranno aperti dalle 8 alle 22 di domenica, mentre le operazioni di scrutinio, invece, non inizieranno subito dopo la chiusura dei seggi ma l’indomani, alle 8 del 29 ottobre.
Nelle 254 sezioni del Comune di Messina, oggi pomeriggio, saranno consegnate le cabine elettorali, che saranno montate nei seggi, e le brandine per i militari che presteranno servizio nei plessi scolastici, per le elezioni regionali. Continua intanto nell’atrio di palazzo Zanca la predisposizione dei sacchi contenenti il materiale per i seggi elettorali che sarà consegnato domani ad ogni presidente sezionale. Le sezioni elettorali del territorio comunale sono 254 e sono iscritti a votare 202 mila 026 elettori (95161 uomini e 106865 donne). Domenica 28, dalle ore 6 alle ore 8 si completeranno le operazioni elettorali preparatorie degli uffici di sezione, necessarie alle successive operazioni di votazione che si svolgeranno solo nella giornata domenicale, dalle ore 8 alle ore 22.
Occorre prestare attenzione agli orari per la coincidenza del ritorno dell’ora solare 2012 – 2013 che avverrà tra domani, sabato 27 e domenica 28. Alle ore 3 di domenica 28 le lancette degli orologi dovranno essere riportate indietro di un’ora, il che permetterà di dormire un’ora in più, recuperando di fatto l’ora di sonno persa lo scorso marzo quando è entrata in vigore l’ora solare 2012. L’ora solare resterà in vigore fino al 31 marzo 2013, giorno in cui si ritornerà all’ora legale. Grazie ai sette mesi in cui è stata impiegata l’ora legale,- secondo i dati stimati – è stato possibile risparmiare energia elettrica per un totale di 630,2 milioni di chilowattora corrispondente ai consumi domestici annui di circa 200 mila famiglie.
Ricordiamo che sono dieci i candidati per la presidenza : Giancarlo Cancelleri (Movimento 5 stelle), Rosario Crocetta (Pd-Udc-Api), Giacomo Di Leo (Partito comunista lavoratori), Cateno De Luca (rivoluzione siciliana), Mariano Ferro (Forconi), Giovanna Marano (Sel, Idv, Verdi e Federazione della sinistra), Gianfranco Miccichè (Grande sud-Mpa-Fli), Nello Musumeci (Pdl-Pid-La Destra), Lucia Pinsone (Voi), Gaspare Sturzo (Ilef-Sturzo presidente).
Un voto dall’esito incerto: come a livello nazionale, in Sicilia i partiti si misurano con frammentazioni interne e rimescolamenti di coalizioni che rendono difficile la previsione su quale sarà la futura maggioranza di governo.
Il rischio, però, è che nessuna formazione arrivi a conquistare la maggioranza assoluta dell’Assemblea regionale così che la prossima giunta potrebbe nascere solo come espressione di alleanze post elettorali.