Una notizia di cronaca che è il campanello d’allarme di quanto la povertà sia un fenomeno in continua crescita, anche nella nostra città. Uno stato di indigenza che riguarda tantissime famiglie messinesi. Anche chi, per pudore, resta lontano dai circuiti di assistenza, e magari mette a rischio la propria dignità, il proprio senso civico, per portare a casa quella “maledetta” spesa.
Come interpretare altrimenti quanto accaduto nel pomeriggio di sabato 20 ottobre nella centrale via Garibaldi, quando i Carabinieri della Compagnia di Messina Centro sono intervenuti su segnalazione di un cittadino all’interno di un noto supermercato, dove si stava consumando un furto.
Non i “soliti” ladri. Ma due donne. Non “giovani scapestrate”, ma una cinquantunenne e una cinquantanovenne, che non stavano rubando cosmetici ma generi di prima necessità.
Certo la legge deve essere rispettata, così le donne che si erano impossessate furtivamente di diversi generi alimentari, tentando poi di allontanarsi dall’esercizio commerciale senza pagare, sono state identificate e denunciate per furto aggravato.
Ma resta il dramma. Su cui chi detiene strumenti, soprattutto in ambito dei servizi sociali, deve riflettere. La prossima volta, chissà, potrebbe essere qualcuno che conosciamo, qualcuno che si vergogna di chiedere aiuto, o pensa che sia troppo difficile ottenerlo.