“Una convocazione per un incontro con l’Azienda Telecom Italia S.p.A.”: questo chiedono le Organizzazioni Sindacali Provinciali di SLC-CGIL, FISTEL-CISL, UILCOM-UIL e SNATER investendo della questione il Prefetto e l’Ufficio Provinciale del Lavoro di Messina, “ perché con l’avvio di adeguati tavoli si ripristino le condizioni minime di rappresentanza che la legge affida loro”.
Infatti, secondo quanto denunciato dai sindacalisti, Telecom Italia S.p.A, nonostante dallo scorso 4 agosto fosse stato concordato un processo di internalizzazione di attività in grado di supportare un percorso di mobilità professionale, dalle aree Customer alle attività di Rete, fino ad oggi, “non ha inteso fornire ai Sindacati Regionali i dati delle risorse coinvolte e, soprattutto, non ha mai informato le RSU relativamente alla tipologia delle attività conferite in appalto, alle localizzazioni, nonché al numero dei lavoratori interessati dipendenti dalle ditte appaltatrici e delle attività soggette a subappalto; informativa, fra l’altro, prevista dall’art 53 del C.C.N.L. “.
“Il settore dell’appalto telefonico – spiegano i rappresentanti dei lavoratori in un comunicato congiunto – sta fruendo di tutti gli ammortizzatori sociali previsti dalla legge; dobbiamo constatare la gravità dei dati che riguardano l’uso del subappalto. Questa prassi ha raggiunto livelli che sfiorano, ed in alcuni casi superano, l’80% delle attività affidate.
Da parecchi mesi le OO.SS. di categoria attendono di conoscere i fabbisogni territoriali della Rete utili ai processi di riqualificazione professionale. Si potrà facilmente comprendere la necessità di conoscere il numero delle risorse territoriali prossime all’esodo volontario. Così come è utile sapere il rapporto tra manodopera d’impresa e manodopera in appalto. Non è stato ancora dato sapere quali siano i criteri che hanno caratterizzato l’individuazione delle risorse coinvolte. Ad oggi non si sono avute risposte adeguate negli incontri relazionali aziendali.
Se inoltre si considera che nelle assemblee con i lavoratori di Telecom, spesso ci vengono segnalate presenze di “lavoro nero” prodotto da ex lavoratori ora in mobilità, si potrà comprendere il grado di preoccupazione delle scriventi OO. SS provinciali e delle RSU.
Urge una verifica territoriale in grado di determinare quelle condizioni di equilibrio e trasparenza in un settore così delicato per i lavoratori oltre che per i cittadini che fruiscono dei servizi Telecom”.
Intanto anche a Messina si prepara la partecipazione allo sciopero nazionale indetto per il venerdì 19 ottobre prossimo, relativo al rinnovo del CCNL di settore.