Seppelliti in fondo al cuore, 37 nomi, 37 vittime, persone che improvvisamente sono venute a mancare all’affetto dei propri cari, travolti da un ondata incredibile di maltempo, che ha sepolto case, famiglie, che ha dato il via anche ad una forma di sciacallaggio mediatico a livello nazionale … Un polverone che ha visto in quei giorni, la nostra gente trattata con distrazione, molto spesso apostrofata in qualche talk show nazionale con bassezze indescrivibili.
A distanza di tre anni, cosa rimane, cosa si è fatto, per correre ai ripari, che opportunità si è data, a coloro che sono rimasti per sempre segnati da questa dolorosa vicenda? Vivi, certamente, ma strappati al proprio territorio di origine, facce e situazioni che a distanza di tempo, non hanno smesso di capire, come mai quella “bomba d’acqua”, abbia voluto per forza cancellare gli equilibri di interi villaggi.
Oggi il Msi Fiamma Tricolore Messina intende ricordare in punta di piedi quanto avvenuto, soffermandosi e chiedendosi cosa è stato fatto, cosa andrà fatto, per il futuro immediato di tutti quegli abitanti di zone a rischio, dei villaggi, e vogliamo chiederlo ai signori politici che verranno, in vista delle imminenti elezioni Regionali.
Chiediamo rispetto, tolleranza, uno sguardo umano verso il sociale, una salvaguardia integra collettiva del territorio.
Più fatti, meno promesse, ma interventi massicci e prevenzione. (SALVATORE PICONESE, commissario provinciale MF ST)