“Si salvi chi può”: è il grido d’allarme del Comitato La Nostra Città, che con Saro Visicaro in testa, è intervenuto con due precise richieste da sottoporre al commissario Croce, dopo l’ultimo incidente mortale accaduto venerdì 28 settembre nella centralissima Via La Farina, dove un uomo è stato travolto da un tir.
“E’ questo il risultato di 10 anni di commissariamenti per “l’emergenza tir.” Un decennio di sperpero di danaro pubblico, di provvedimenti e ordinanze contraddittorie e inadeguate a garantire sicurezza ai cittadini e mobilità e vivibilità degne di una città urbanizzata. Un decennio di lutti”.
“Da Buzzanca a Leonardi, e viceversa – prosegue Visicaro – è stato un rincorrersi di provvedimenti e ordinanze utili soltanto a fluidificare e facilitare il passaggio incontrollato delle carovane dei tir per le strade di Messina. Da Nord a Sud.
Da uno svincolo all’altro. Fasce orarie per il transito, limiti rigidi di velocità per i mezzi pesanti, contingentamento dei flussi, controlli meticolosi dei mezzi di trasporto e garanzie di sicurezza, sono stati annullati e cancellati con lo scopo di favorire sempre e comunque le richieste delle società di traghettamento”.
“La supponenza e la inconsistenza nella gestione politica e tecnica dell’Autorità portuale – denuncia Visicaro – ha inoltre vanificato le copiose risorse concesse dai vari governi nazionali per realizzare un adeguato approdo alternativo a quelli ormai occupati privatamente nella Rada S. Francesco e al molo Norimberga. Concessioni sempre prorogate alle medesime società oltre ogni limite, ogni regola, ogni legge. Non si può e non si deve, oggi, continuare ad assecondare il fatalismo di ciò che succede”.
Non si può e non si deve accettare il “si salvi chi può”. La morte del signor Lembo deve almeno servire ad impedire altre vittime.
E’ per questo che il Comitato La Nostra Città, assieme a tutti coloro che vogliono riprendere l’iniziativa e la lotta, chiede al dott. Luigi Croce due provvedimenti immediati:
1) Il ripristino del divieto di transito dei tir in tutta la città nelle ore diurne e la messa in sicurezza della viabilità cittadina attraverso controlli rigorosissimi e mirati;
2) L’avvio urgente, anche attraverso un’indagine amministrativa e giudiziaria, di controlli che svelino i motivi dei vergognosi ritardi nell’esecuzione dei lavori di protezione e ripristino della funzionalità dell’approdo di Tremestieri.
La foto si riferisce alla manifestazione per istituire il divieto di transito dei tir nel 2000