Il Città di Messina si aggiudica il match di Coppa Italia di Serie D e passa ai 16esimi di finale, eliminando i favoriti della vigilia, l’Acr Messina, allo stadio Giovanni Celeste. Tanto turn over nell’Acr, con Cocuzza in attacco insieme a Guerriera e Costa Ferreira. In tribuna Giorgio Corona e Leon. Per quest’ultimo qualche speranza d’esordio nel match di sabato, sempre con il Città di Messina. Al Celeste manca anche Tiscione, non convocato da Rando.
Partita molto scialba nel primo tempo, ravvivata dal calcio di rigore concesso all’Acr dal Signor Pillitteri di Palermo per fallo di Giardina su Comegna alla mezzora. Dal dischetto va Cocuzza, che spiazza Di Dio, ma la palla colpisce il palo esterno e finisce fuori. Nella ripresa è il Città di Messina ad essere pericoloso: al 53esimo Assenzio calcia poco a lato, alla destra del portiere dell’Acr Messina, nella fattispecie il neo arrivato Cuda, che per questa partita sostituisce Lagomarsini. Al 63esimo proteste da parte dell’Acr Messina: Quintoni batte un calcio di punizione, con Cucinotta che di testa batte Di Dio, ma l’arbitro annulla su segnalazione dell’assistente per fuorigioco. All’80esimo doccia fredda per la squadra di Catalano: l’arbitro fischia un calcio di punizione in favore del Città di Messina per fallo di mano sospetto da parte di Cucinotta. Sul pallone va Giardina che batte magistralmente il calcio piazzato, con la palla che tocca il palo interno e batte un incolpevole Cuda. Negli ultimi 16 minuti (10 più 6 di recupero) l’Acr prova a pareggiare più volte, ma il poco peso in attacco, vista l’assenza di Corona, si fa sentire. Al 93esimo arriva anche l’espulsione del giovane Parachì dell’Acr Messina, subentrato a Romano nel secondo tempo, dopo un contatto a gioco fermo con Mangano.
La partita finisce ed i pochi tifosi del Città di Messina (non più di 100-200, sui 2000 totali) fanno festa.
Mentre le squadre rientrano negli spogliatoi, grave gesto di inciviltà da parte degli ultrà dell’Acr Messina: un “tifoso” lancia in campo una bottiglia di birra (che in teoria non dovrebbe neanche entrare in uno stadio), ed il capitano del Città di Messina, Assenzio, applaude ironicamente all’indirizzo della Sud. Il gesto scatenerà l’ira di tanti, lo ripetiamo ancora, incivili, che fanno partire un lancio di altre bottiglie di birra e d’acqua, nel tentativo di colpire i giocatori della squadra rivale, senza riuscirci.
Il nuovo match tra le due squadre si giocherà sabato alle 14 allo Stadio San Filippo: si prevede una partita da brividi, sugli spalti ed in campo.