E’ stato presentato ieri (19 settembre 2012) all’86° Congresso Nazionale della Società Geologica Italiana, tenutosi a Cosenza presso il Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università della Calabria, lo studio dal titolo ”Royal Roads Military Architectural Elements in the Peloritani Mts. Conservation and Valorization Projects” che, per la prima volta presenta nel panorama scientifico nazionale lo studio preliminare per la valorizzazione storica, turistica e ambientale delle Regie Trazzere dei Peloritani, realizzate tra il XIX e il XX secolo dal Genio Militare a supporto delle comunicazioni tra le fortificazioni.
La ricerca è stata condotta dal prof. Vincenzo Caruso nell’ambito della Scuola di Dottorato in “Turismo, Territorio e Ambiente”, del Dipartimento di Fisica e Scienze della Terra dell’Università di Messina, con il contributo della dott.ssa Elisa Macaione e della prof.ssa Antonia Messina coordinatrice del Dottorato.
Lungo le strade militari dei Peloritani, la cui costruzione iniziò nel 1883, sono distribuiti decine di opere murarie quali, ponti, opere di contenimento, pietre miliari, cunette e pozzetti di convogliamento delle acque piovane, che hanno per decenni garantito la tutela del territorio da frane e smottamenti e rappresentano la tecnica costruttiva del Genio Militare Italiano del XIX secolo.
Tali manufatti, che conferiscono alla strada militare la connotazione di Monumento di sé stessa, sono stati recentemente censiti e raggruppati per tipologia in una guida divulgativa di prossima pubblicazione realizzata dal prof. Caruso in sinergia con l’Azienda Foreste Demaniale diretta dall’Architetto Giuseppe Aveni.