Grande successo di pubblico e di confronto ha avuto la festa Provinciale di Sinistra Ecologia e Libertà che si è tenuta a Barcellona P.G. lo scorso fine settimana, 15 e 16 settembre.
In particolare nella serata di giorno 15 gli interventi di Salvatore Chiofalo -coordinatore provinciale di SEL e di Claudio Fava candidato alla presidenza della regione sic, hanno posto l’accento sulla straordinaria importanza politica e strategica che rivestono le prossime elezioni regionali proprio per la posta in gioco.
“E’ sotto gli occhi di tutti che l’isola è sprofondata nell’abisso del declino sociale con le casse della regione spolpate e gravemente indebitate mentre i cittadini sono privi dei diritti civili – ribadicse Chiofalo in una nota – Con i vari i governi fallimentari che si sono succeduti e non ultimo con i vari governi Lombardo i soldi pubblici sono serviti ad alimentare clientele e consulenze d’oro per gli amici in cambio del dazio elettorale da risarcire. Dei cospicui finanziamenti messi a disposizione dalla Comunità Europea per ben 14 miliardi di euro riconducibili ad agenda 2007/2013 si è speso appena il 7% nel mentre la Sicilia è sempre più povera di infrastrutture e mezzi di comunicazione e i nostri giovani, quando ne hanno l’opportunità, sono costretti ad emigrare altrove in cerca di pane mentre il sistema sanitario, nonostante l’ ingente spesa, è sempre più un colabrodo”.
Anche la tavola rotonda su lavoro, precariato, salario di cittadinanza e welfar sociale di giorno 16 ha suscitato grande interesse oltrechè una straordinaria partecipazione.
I lavori sono stati coordinati da Salvatore Chiofalo e dopo il saluto del Sindaco Maria Teresa Collica sono intervenuti Stefania Radice responsabile regionale di SEL per le politiche giovanili, Pasquale Rosania esperto per le politiche del lavoro dell’amministrazione comunale di Barcellona, Gloria Cremente dell’UDO di Messina ed esperta di problematiche del lavoro, Clara Crocè segretaria generale Funzione pubblica CGIL di Messina con l’intervento conclusivo dell’On. Titti di Salvo della presidenza nazionale di SEL.
Tutti gli intervenuti si sono soffermati in particolare sul valore e la centralità del lavoro e della buona occupazione che SEL mette al primo posto nella sua agenda politica. I dati sulla disoccupazione e sul precariato sono drammatici in provincia di Messina e ancora più drammatici sono quelli riguardanti i giovani e le donne.
E’ per tale ragione oltre che per dare cittadinanza alle migliaia di persone senza lavoro e senza redditi attraverso il salario minimo garantito che SEL ha lanciato su scala nazionale la proposta di Legge di iniziativa popolare – ha aggiunto l’On. Titti Di Salvo– con l’obbiettivo di raccogliere oltre 50.000 firme entro la fine dell’anno, atteso che la mobilitazione a favore della campagna raccolta adesioni già in corso da qualche mese sta riscuotendo grande successo.
La CGIL per bocca di Clara Crocè ha assicurato particolare impegno di mobilitazione Sindacale per contrastare il precariato, il taglio delle risorse agli Enti Locali e le scellerate scelte di ridimensionare le piante organiche dei Comuni creando ulteriore disoccupazione che mortifica le speranze dei i 24.000 precari dell’Isola ed è per tale ragione che CGIL e UIL hanno proclamato per il prossimo 28/Settembre lo sciopero generale del pubblico impiego alla cui protesta SEL Messina, condividendone le ragioni, ha assicurato totale adesione.
Pasquale Rosania si è soffermato con dati alla mano sul numero di disoccupati nella zona di Barcellona P.G. evidenziandone i processi del mercato del lavoro e l’inquietudine dei giovani in cerca di occupazione, mentre Stefania Radice, nel denunciare che a pagare il prezzo più alto in termini di negazione dei diritti e talvolta del ricatto per un misero lavoro sono le donne, si è soffermata sulla fuga dei cervelli molto spesso verso l’Estero impoverendo in modo drammatico le potenzialità produttive delle nostre Aziende e le possibilità di espansione delle attività imprenditoriali.
Gloria Cremente ha parlato di miopia politica nell’affrontare l’ammodernamento strutturale dell’isola condizione indispensabile per ampliare la base produttiva che unitamente a una rinnovata considerazione del sistema istruzione e ricerca darebbe impulso allo sviluppo dell’ occupazione soprattutto quella giovanile.