Inizia un nuovo anno accademico per l’Università degli Studi di Messina, e l’attenzione, come ogni anno, va subito ai test d’ingresso più attesi: quelli di Medicina e Chirurgia. Ancora è presto per sapere se, come accaduto nel 2010 e nel 2011, anche questi test entreranno nella storia per irregolarità e ricorsi, ma ciò che possiamo subito notare, è lo scarso rendimento dei messinesi negli ultimi test. Infatti, dei 1.090 rientrati nella graduatoria complessiva che aggrega quelle nuove matricole che hanno effettuato i Test a Messina, Catania, Catanzaro e Palermo, quasi la metà proviene da Catania (434 per la precisione, 417 da Palermo). Solo 147 i messinesi, fra cui il primo in graduatorio è solo al 31esimo posto.
Nel frattempo fanno discutere i test per entrare nei corsi di laurea delle Professioni Sanitarie. Infatti un aspirante messinese ha pubblicato su Facebook per intero il proprio test. Test che, teoricamente, dovrebbero rimanere riservati. Ciò ha scatenato le proteste di molti candidati che dubitano della regolarità delle varie prove. Ma a quanto pare il test non è stato fotografato in aula, ma il candidato avrebbe scannerizzato successivamente i fogli del questionario, il quale non andava obbligatoriamente consegnato a differenza della scheda anagrafica. Ulteriori proteste derivano da tanti errori nei calcoli dei punteggi registrati da decine di candidati, insospettiti anche dal notevole aumento della media di punteggio degli ammessi rispetto agli anni passati. Inoltre molti candidati riferiscono sul web che le aule dei test erano poco capienti, e con tanti candidati “ammassati” era inevitabile che qualcuno riuscisse a “copiare” a differenza di altri. Sicuramente, sentiremo parlare molto di questi test nelle prossime settimane.
Intanto alcuni disagi vengono riscontrati nei poli Annunziata e Papardo, dove le navette che trasportano gli studenti dal capolinea nord del tram sino alle rispettive Facoltà, assenti fino ad una settimana fa, sono adesso attive ma con corse eccessivamente limitate, che non permettono ai numerossimi studenti di raggiungere con facilità ed in orario i locali universitari, dove sono attualmente in svolgimento gli esami, e dove da oggi hanno avuto inizio molte lezioni. Tanti gli studenti costretti all’autostop o, peggio ancora, a “lunghe passeggiate” sino alle sperdute Facoltà. (SIMONE INTELISANO)